sabato 11 dicembre 2021

Civilia - Past Lives (2021)


Nella musica, pur non inventando nulla di nuovo, c'è sempre la possibilità di accostare le sonorità più disparate per tentare di diversificarsi. In tale pratica forse una delle modalità più stimolanti e suggestive è quella di unire polarità opposte tra loro, in modo da poter creare attraverso il loro corto circuito d'incontro un coerente suono dinamico. L'esempio più immediato a saltare alla mente è il djent di ultima generazione, il quale ha trovato un giusto equilibrio bilanciando metal e sonorità ambient.

Questa sensazione di scontro tra le parti è venuta a galla ascoltando il debutto dei Civilia Past Lives. In questo caso il quartetto proveniente da Phoenix utilizza muri di riff metal dal grande impatto monolitico, ma la violenza che possono generare i bordoni metallici, viene stemperata da tappeti e riverberi eterei che si infiltrano nelle trame, creando un richiamo psichedelico verso post rock e shoegaze. Per essere più diretti, è come se l'oppressione dei Tool e la maestosità dei Karnivool si scontrassero tanto con la dolcezza dei Sigur Ros quanto con quella dei Raised by Swans.

Le tracce presenti su Past Lives sono capaci di tratteggiare paesaggi apocalittici e allo stesso tempo ipnotici, tutto grazie a scelte soniche ben precise a tratti vicine all'industrial dream metal degli Aereogramme. A colpire non sono infatti le strutture tematiche e i loro cambi, ma l'impianto sonoro, gli accorgimenti del sound design che si traducono nell'esaltazione di particolari melodici nascosti che vengono a galla, nelle dinamiche ritmiche, nella spazialità che apre una dimensione avvolgente. Insomma, si percepisce la cura con la quale i Civilia hanno dato vita a queste tracce e Past Lives ne trasmette perfettamente l'emotività.

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