Il quintetto francese Bend the Future si è costituito ad inizio 2019 ma ha già all'attivo due album, il cui ultimo Without Notice appena pubblicato, e qualche singolo. Can
Yıldırım (chitarra/voce), Rémi Pouchain (basso), Pierre-Jean Ménabé (sassofono) Piel Pawlowski (batteria) e Samy Chebre (tastiere) formano un virtuoso combo di progressive rock pesantemente influenzato da jazz, oltre che da elementi di musica mediorientale e minimalismo.
Kinglet è il progetto strumentale del chitarrista Ryan Taylor in cui è coinvolto Kendall Lantz, l'attuale batterista dei The Reign of Kindo e mixato da Adam Bentley, chitarrista degli Arch Echo. Se vi piace lo stile prog fusion di Plini l'EP Tangerine farà per voi.
Le Softcult, ovvero le gemelle Phoenix e Mercedes Arn-Horn, sono salite agli onori della cronaca prima di esordire con l'EP Year of the Rat per una controversia riguardo al loro singolo Uzumaki, accusato di essere un plagio del brano Two Way Mirror dei Loathe. Dopo un confronto senza polemiche con gli stessi Loathe, le Softcult hanno deciso di ritirare il pezzo dall'EP che rimane comunque influenzato dal lato shoegaze del gruppo inglese, oltre che riportare sonorità dreampop e post grunge.
La presentazione di Multiple Personalities, l'album d'esordio del trio fusion strumentale Coevality, parla di un lavoro scritto nell'arco di dieci anni al fine di limare ogni aspetto e cambio tematico, e le cui sette tracce costituiscono un concept che va interpretato come un'unica suite. Jon Reicher alla chitarra fretless, Derrick Elliott al basso fretless e Andy Prado alla batteria, mixano elementi metal, math rock, psichedelia e jazz in modo molto professionale e gradevole.
Nuovi esponenti di quell'art pop inglese evoluto che ha visto tra le proprie fila Dutch Uncles e Outfit, il quartetto Zoomi
si offre come un promettente seguace di un intellettuale, atmosferico ed elettronico indie rock.
I Vatican City Fight Club sono in quattro ma suonano come fossero un piccolo ensemble di chamber rock. Forse merito del virtuoso vibrafonista Sean Alexander Collins, che con il suo strumento aggiunge un tocco di esotismo jazz al math rock molto suadente e atmosferico della band.
Aidan Rogers, Keith Rogers, Jack Meidel, Kyle Bosler e Chris Kearney, muscisti attivi e conosciuti nella scena alternativa dell'area di Philadelphia,
hanno formato il supergruppo Goings, esordendo con It's For You, un concentrato di piacevolissimo e orecchiabile math pop con qualche gradazione di midwest emo.
Humans As Ornaments è un duo tedesco che produce un potente post hardcore a tratti complesso e selvaggio come il mathcore, a tratti art rock ambizioso che pare un connubio tra i primi Biffy Clyro e i norvegesi 22. D'altra parte il loro nome, mutuato da una citazione di un testo dei The Mars Volta,
non poteva che tradire tale retaggio.
Con il secondo album Point Fingers i belgi The Guru Guru hanno consolidato la loro ricerca nello scrivere canzoni che appartengono alla sfera dell'alternative hardcore, per poi cercare di aggiungerci peculiarità math rock e art rock con la finalità di renderle più personali possibile e fuori dagli schemi prevedibili.
Assertion è la nuova band dell'ex batterista dei Sunny Day Real Estate, The Fire Theft e Foo Fighters William Goldsmith, fondata insieme a Justin Tamminga (voce e chitarra) e Bryan Gorder
(basso). Il sound è naturalmente molto derivato dall'emo e dal grunge anni '90, elementi che ne fanno un ascolto di sicuro interesse per i nostalgici di quell'era.
Il curriculum del bassista Evan Marien è impressionante: oltre ad essere stato l'ultimo bassista a suonare con Allan Holdsworth, ha anche collaborato con
Tigran Hamasyan, Louis Cole (Knower), Jack DeJohnette, Wayne Krantz e molti altri. Nel suo progetto solista in coppia al batterista Dana Hawkins, Marien esplora l'elettronica funk r'n'b e soul in brani pieni di groove e manipolazioni sonore che toccano anche il math rock e la fusion. Un mix che rende Parallels un ascolto variegato ed imprevedibile.
Un altro chitarrista prog fusion. Però c'è da dire che, al contrario di molti altri, il misterioso unit.0 con questo suo primo EP non punta esclusivamente sul virtuosismo degli assoli, ma si impegna nel creare un'atmosfera e un mood attravreso progressioni di accordi celestiali e tappeti di tastiere eteree che derivano il sound malinconico della synthwave.
I This New Basement sono un quartetto del Massachusetts che suona un progressive rock sperimentale nel quale si infilano molte influenze, ma tutto interpretato come fosse una jam band psichedelica che arriva da un universo parallelo. Sembra tutto improvvisato e i cambi di direzione risultano tanto inaspettati quanto assurdamente fuori dagli ordinari schemi armonici.
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