lunedì 18 maggio 2020
Jaga Jazzist - Pyramid (2020)
Inizialmente previsto per la pubblicazione il 24 aprile, il nuovo EP dei Jaga Jazzist Pyramid, è stato spostato per il 7 agosto, una sorte simile ad altri album che hanno slittato l'uscita vista la situazione attuale sempre più incerta. Per la sua durata Pyramid potrebbe essere considerato comunque un album a tutti gli effetti, dato che sfiora i 40 minuti di durata e le quattro tracce contenute sono delle lunghe evoluzioni post jazz e psych fusion, che soddisfano un ascolto più profondo con la loro ricchezza sonica a più livelli. Il disco segna l'ingresso dell'ottetto norvegese nella scuderia Brainfeeder, l'etichetta curata da Flying Lotus, altro musicista di confine. Pyramid è un suggestivo viaggio e commento sonoro nel futuro passato, una specie di equivalente musicale delle illustrazioni retro futuristiche di Syd Mead.
Il mix strumentale che viene a crearsi è assolutamente affascinante: pur percependo la loro appartenenza al XXI secolo, le composizioni di Pyramid pongono l'accento in un'esplorazione timbrico/sonora piuttosto che snodarsi in sezioni multipartite. L'insieme genera un ibrido da corto circuito temporale: le spore psichedeliche provengono dagli anni '70, il sound design dei sintetizzatori ha un che di retrowave anni '80, mentre la coolness jazz delle vibrazioni ritmiche e orchestrali arriva direttamente dagli anni '60. In un certo senso Pyramid segna un capitolo nuovo per i Jaga Jazzist, frutto di una sinergia collaborativa tra i membri questa volta più attiva, dato che è il primo album autoprodotto dal gruppo stesso e realizzato in sole due settimane. Un ascolto tripedelico.
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