mercoledì 3 luglio 2019

Altprogcore July discoveries


Con Cheshire King i Vesper Sails firmano un interessante esordio fatto di atmosfere rilassate che si incontrano tra i confini dell'alternative rock e l'art rock che utilizza qualche progressione jazz e math rock fusi in una cornice psichedelica, oppure per dirla con le parole del gruppo: "Imagine if Thom Yorke and St. Vincent played a show with This Town Needs Guns, except Danny Carey was subbing on drums, Joni Mitchell sang guest vocal, and you’re traveling underwater, like a manatee."



Credo che in pochi si ricordino dei brillanti Feed Me Jack. Comunque, il loro ex chitarrista Robert Ross ha iniziato questo sfiziosissimo nuovo progetto math pop chiamato Bobbing e il primo EP Thank You For Singing To Me è un piccolo compendio di surrealismo strumentale spezzettato in piccoli frammenti di elettronica, chiptune e micro art rock da camera.



Assistendo ad un recente scambio di messaggi tra Tom Monda (chitarra dei Thank You Scientist) e Nick Sollecito (basso dei The Dear Hunter) tra i due è stato fatto il nome a me ignoto di Gruvis Malt. Andando a controllare è venuto fuori che è il nome appartiene alla prima band di Gavin Castleton (attualmente membro dei The Dear Hunter) vissuta tra gli anni 1995 e 2004. I Gruvis Malt furono dei pionieri del jazz prog rock nella scena indipendente di Providence e delle varie zone limitrofe, diventando un vero e proprio culto in quegli anni come competenti musicisti di avanguardia. Maximum Unicorn fu il loro ultimo lavoro (e forse il migliore) che si andava ad aggiungere ad una discografia ampia ed eterogenea che fondeva progressive rock, hip hop, jazz e funk, o per meglio definirlo con il termine coniato dai membri stessi "futurerock". Dei sei elementi che componevano i Gruvis Castleton, Brendan Bell e Justin Abene andarono a formare un'altra band ancora più assurda di nome Ebu Gogo.



Ihlo è una nuova progressive metal band inglese che si affaccia sulla scena con Union, album di debutto che li presenta come alfieri di un djent ad alto tasso melodico tra le cui influenze dichiarate si contano Tesseract, Haken, Periphery, Leprous e Devin Townsend.



L'esordio dei Dark Spring More Than Suffering è un salto nell'emocore più classico che assorbe influssi dal pop punk e giusto qualche riflesso prog hardcore memore di Circa Survive e Sunny Day Real Estate.

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