sabato 14 aprile 2018
Introducing paranoid void
Se c'è qualcosa che non smette di annoiare, anche se generalmente è una formula che abbiamo già conosciuto grazie ad altre band, è il math rock giapponese. In questo caso stiamo parlando di un trio tutto al femminile che già, messa così, può far pensare alle tricot e in effetti le tre signorine di Osaka, Meguri, Yu-Ki e Mipow, con le loro doti strumentali sono delle degne discepole di quella band. Anzi, le paranoid void puntano su una complessità esecutiva ancor più prominente e poliedrica, alleggerendo di molto quell'indirizzo J-pop che ultimamente hanno imboccato le tricot. Formate nel 2015 le paranoid void hanno all'attivo il mini album Pop Music (2016) e il full length Literary Math, pubblicato il novembre scorso.
Il minimo comune denominatore dei due lavori rimane la sfida di "creare composizione a tre dimensioni con parole, musica e sensibilità dal punto di vista femminili" come dichiarato dalle tre, oltre che sfoggiare una impeccabile propensione per le dinamiche e architetture intricate e geometriche. Le differenze tra le due uscite sono invece meramente estetiche: come i titoli possono far intuire, il primo mini album è più indirizzato ad una forma cantata e quasi J-pop, anche se è molto limitante associarlo a questa definizione; Literary Math invece riduce gli interventi vocali e si concentra più sull'aspetto strumentale. In ogni caso entrambi risaltano un aspetto del math rock che le paranoid void affrontano con immensa competenza e capacità.
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