sabato 14 ottobre 2017

The Ed Palermo Big Band - The Adventures Of Zodd Zundgren (2017)


Se nella copertina Ed Palermo ha deciso di rappresentarsi come il fittizio supereroe che dà il titolo al suo nuovo album, all’interno del booklet ci spiega che il buffo nomignolo, per chi non lo intuisse, fa riferimento ai suoi personali e reali eroi musicali che il musicista vuole celebrare: Frank Zappa e Todd Rundgren. Non è la prima volta che Palermo omaggia Zappa (sia su album che dal vivo), ma questa volta la scelta di affiancargli la penna pop rock di Rundgren non è un caso, ma sottolinea un legame musicale tra i due compositori e cantautori che più di una volta ha fatto accostare le loro strade stilistiche. Entrambi cultori di una musica totale che possa superare le proprie possibilità in ambizione e versatilità, partendo dalla musica popolare per accostarsi spregiudicatamente a quella colta. Ascoltando gli arrangiamenti per orchestra di Palermo è molto semplice intuire l’affinità che si insinua tra le composizioni di Rundgren e Zappa, un terreno praticamente fertile per essere reintepretato in versione big band jazz, swing e be-bop. Una relazione resa ancora più evidente nella scelta di presentare il disco con i brani che confluiscono l’uno nell’altro, senza soluzione di continuità, come fosse un grande tour de force. 

Nell’infinito catalogo zappiano, Palermo sceglie più o meno pezzi che rappresentano capisaldi della sua produzione tipo Montana, Peaches En Regalia e Zoot Allures. Ma quando si tratta di pescare nell’altrettanto corposa discografia di Rundgren arriva qualche sorpresa che pone accanto alla famosa Hello It’s Me materiale poco noto estrapolato da album meno celebrati come The Ever Popular Tortured Artist Effect (Emperor of the Highway, Influenza) o il suo secondo lavoro da solista Runt. The Ballad of Todd Rundgren (l’intensa Wailing Wall) e quello dei Nazz (Kiddie Boy), prima band del musicista di Philadelphia. Il motivo è spiegato dallo stesso Palermo che ha voluto marcare il contrasto tra il ruvido sperimentalismo di Zappa con il romanticismo da cuore infranto di Rundgren. Il tutto viene comunque reso con una vena briosa e disinvolta, sottolineata da intensi contrappunti di fiati che si ritagliano anche inediti spazi solisti. Per i fan dei due artisti un album da non perdere.

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