mercoledì 7 maggio 2014

Closure in Moscow - Pink Lemonade (2014)

 
Il primo album dei Closure in Moscow, First Temple, non era male per niente, esso si inseriva in una corrente di progressive rock moderno che seguiva le orme di The Mars Volta e Coheed and Cambria. Niente di nuovo, ma il lavoro era gradevole. Il quintetto di Melbourne torna dopo la bellezza di cinque anni con una sostituzione dei due membri della sezione ritmica (basso e batteria) e un album ambizioso. Pink Lemonade compie un inaspettato cambio di prospettiva nell’approccio al progressive rock: alle succitate fonti i Closure in Moscow aggiungono un’abbondanza di stili, tanto da trovare una via personale e sorprendente. Il gruppo si è preso tutto il tempo necessario per raffinare e mettere a punto un nuovo sound dal sapore retrò, ma dannatamente moderno. Su tutto splende Christopher de Cinque che ha sviluppato una maturità vocale tale da poter essere considerato uno tra i migliori frontman in circolazione oggi.

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Diciamo che le solide basi su cui poggia Pink Lemonde sono facilmente riconoscibili nel blues e nella psichedelia, ma la somma delle parti è così strana e singolare che i Closure in Moscow fanno di tutto per confonderci le idee e disorientarci. Nulla è lasciato al caso e la ricerca del particolare si compie in pezzi che crescono ascolto dopo ascolto come la ballad psichedelica Mauerbauertraurigkeit.
 
Dopo il breve preludio du The Fool tocca alla title-track aprire le danze e lo fa benissimo: un trip di 6 minuti dove la musica della band mostra come i Mars Volta potevano continuare a sperimentare senza eccessi di autocompiacimento. L’aria spensierata e quasi funk di Seeds of Gold potrebbe far pensare quasi ad un hit single, comunque ottimo, ma è solo una parentesi perché con That Brahmatron Song si ritorna sui binari. Il chorus è solenne come un gospel, il resto è un blues trascinante come pochi, ma quando arriva Dinosaur Boss Battle capisci che Pink Lemonade ha raggiunto il suo picco. Persino The Church of the Technochrist è più ricca e colorata rispetto alla versione uscita in anteprima. Pink Lemonade è una jam psicotropa, è progressive rock spaziale ed è come se i Mars Volta suonassero con i Queen. Nel vostro "best of" di fine anno ricordatevi dei Closure in Moscow.

Tracklist:

1. The Fool
2. Pink Lemonade
3. Neoprene Byzantine
4. Seeds of Gold
5. That Brahmatron Song
6. Dinosaur Boss Battle
7. Mauerbauertraurigkeit
8. The Church of the Technochrist
9. Beckon Fire
10. Happy Days
11. ピク レモネード






www.closureinmoscow.com

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