mercoledì 20 febbraio 2013

HRVRD - From The Bird's Cage (2013)


A quattro anni di distanza da The Inevitable and I tornano gli Harvard con il secondo album From The Bird's Cage in uscita il 19 febbraio. La band ha cambiato nome in HRVRD e aveva già realizzato il singolo Cardboard Houses e, dopo tutto questo tempo, ci offre un lavoro dalla durata contenuta di 40 minuti. Una scelta sorprendente, non solo perché in quattro anni si pensava che il gruppo avesse messo da parte un consistente repertorio, ma anche in controtendenza in un perido dove escono album molto lunghi. Alla fine però questa scelta ha premiato la band. Ascoltando l’album per intero una prima volta non mi ha convinto molto, poi ho capito che quelle di From The Bird’s Cage non sono le solite canzoni indie rock che devono necessariamente far subito presa, ma al contrario hanno bisogno di tempo.

Qui gli HRVRD credo si siano messi in gioco con un’operazione coraggiosa. Hanno scavato nelle melodie tanto quanto basta per non renderle mai di facile presa, hanno creato un alone psichedelico, dai toni caldi ma dimessi come a descrivere assolati paesaggi desertici (Old Nature e la già citata Cardboard Houses). Lasciandosi alle spalle definitivamente il paragone con i Circa Survive, accostato per lo più dal registro del cantante Jesse Clasen, gli HRVRD creano qualcosa di personale andando in una direzione che non cerca facili compromessi: o la si ama o la si odia. Echi di riverberi distanti aprono Black Creme come se gli HRVRD ci volessero trasportare in una dimensione onirica ed eterea, ribadendolo con maggiore autorità nella suggestiva We Never Shut Up About You.

Ecco, uno dei pregi migliori di From The Bird’s Cage è dare origine ad atmosfere proprie e personali che, come su Timid Scripts e Kids with Fake Guns, sono allo stesso tempo sognanti e potenti. Pensandoci bene, un altro punto di forza di questo lavoro è che la bellezza celata dietro questi brani va assaporata lentamente affinché si palesi ai nostri sensi. Un che di malinconico si staglia dietro le bordate elettriche di Futurist, mentre i dettagli psichedelici di Flaming Creatures contribuiscono a farne un brano misteriso e quasi lisergico. Fino ad ora From the Bird's Cage è una delle più belle sorprese di questo 2013 appena iniziato.

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