venerdì 4 giugno 2010

Totally wired. "Post-punk". Dietro le quinte


Per chi ha gradito il capolavoro letterario Post Punk scritto da Simon Reynolds, segnalo l'uscita dell'edizione italiana di Totally Wired edito da ISBN edizioni.

«Il modo migliore di pensare al post-punk non è nei termini di un genere ma ma in quelli di uno spazio di possibilità dal quale è emerso uno spettro di nuovi generi: dark, industrial, synthpop, mutant disco eccetera», afferma Simon Reynolds nell’intervista a se stesso che chiude doverosamente questo volume. L’autore di Postpunk (Isbn Edizioni 2006) riapre gli archivi di quel monumentale racconto di una delle epoche più avventurose della musica rock, tra il 1978 e il 1984, selezionando le trentadue interviste che hanno rappresentato il cuore del suo lavoro: da David Byrne dei Talking Heads a Alan Vega dei Suicide , da Gerald Casale dei Devo allo storico dj della BBC Jonh Peel. Estraneo a qualsiasi logica nostalgica, Reynolds ricostruisce per i lettori di oggi la caotica vitalità e la portata culturale che ebbe quella scena, dando a tutti un’opportuità in più per capire non "come eravamo", ma "chi siamo oggi".

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