In uscita il 20 novembre un documentario che penso potrà interessare gli appassionati di musica, ma non solo progressiva. Si intitola Vinilici ed il suo soggetto è così descritto:
A settanta anni esatti dalla nascita del disco in vinile, il docufilm Vinilici vuole indagare sul ritrovato interesse per la musica su vinile in Italia. I dischi in vinile, infatti, non sono più acquistati solo dai collezionisti ma anche da una nuova e più ampia schiera di appassionati di diverse età. Si tratta di un nostalgico ritorno al passato o di un’opportunità per il futuro?
Attraverso le testimonianze di musicisti, autori, collezionisti, audiofili, venditori, sociologi, appassionati, Vinilici
è la storia di un’icona, il disco: dalla registrazione alla stampa,
dalla distribuzione all’acquisto, dall’ascolto alla sua conservazione.
Molte sono le testimonianze presenti nel film: Renzo Arbore, Claudio Coccoluto, Elio e le Storie Tese, Renato Marengo, Mogol, Giulio Cesare Ricci, Red Ronnie, Lino Vairetti, Bruno Venturini, Carlo Verdone ed altri ancora.
Il film parte da Napoli, originaria capitale della musica e del disco in
Italia. E non è un caso: la Phonotype Record, fondata a Napoli agli
inizi del ‘900, è tra le prime case discografiche al mondo ad avere un
autonomo stabilimento per la fabbricazione di dischi.
Il filo conduttore del film è l’amore per il vinile, inteso nel vero
senso del termine perché evidenzia la musica come elemento
imprescindibile nella vita di ognuno, anche se in modo sempre
soggettivo. Infatti la scelta del titolo deriva da un certo modo di
vedere il vinile, quasi come una piacevole dipendenza, una “buona
droga”, come, del resto, tutta la musica.
Vinilici non è un documentario tecnico per pochi
esperti ma il racconto di esperienze di appassionati che si uniscono in
una storia più grande, quella del vinile.
Vinilici - Trailer from Giorgio Beltrame on Vimeo.
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