Visualizzazione post con etichetta VIS. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta VIS. Mostra tutti i post

venerdì 25 ottobre 2019

VIS - Light Lost (2019)


Nei tags di Bandcamp il quartetto di Los Angeles VIS definisce il proprio stile con appellativi del tipo burrito punk, chicano punk, latin rock, progressive rock, jazz-core. E non c'è niente di più esatto per descrivere il loro approccio che cavalca le ritmiche frenetiche del latin hardcore dei The Mars Volta sposandole con lo swan core di ultima generazione di Sianvar, Hail the Sun (Donovan Melero fa una comparsa come ospite nell'ultimo brano) e Stolas. Partiti nel 2014, i VIS dopo due EP riescono a pubblicare il primo album Light Lost, un condensato di prog-core-math-rock molto accessibile che nei suoi momenti migliori appare come un riassunto di tutto ciò che è passato attraverso questo genere, fino ad arrivare al presente con le ultime cose prodotte da Strawberry Girls e Royal Coda, però riuscendo a fotografare e a comprendere il momento di gran fermento che ha ultimamente smosso questa scena ultra alternativa e ultra underground.

giovedì 12 ottobre 2017

VIS - No Consequence EP (2017)


Il gruppo post hardcore di Los Angeles VIS aveva esordito nel 2014 con l'EP No Waves, molto valido, che avevo segnalato nelle mie varie scoperte mensili di quell'anno. Dopo aver pubblicato due singoli qualche tempo fa, i VIS sono ora arrivati alla pubblicazione del secondo EP No Consequence, aggiungendo altri due inediti per un totale di quattro tracce. Anche se nel tempo trascorso la band è riuscita a realizzare solo un nuovo EP, è stato comunque annunciato dal quartetto di stare ultimando i lavori per il loro album d'esordio previsto per l'anno prossimo.

domenica 28 febbraio 2016

Novità post hardcore e emocore in arrivo


Benvenuti ad un altro post cumulativo sulla linea mensile dei "altprogcore discoveries", solo che questo non fa parte di quella serie per il fatto che dei seguenti gruppi e artisti ne ho già parlato in passato. Quindi passerò in rassegna un piccolo contingente di novità di imminente uscita che non sono propriamente prog, ma ruotano attorno al panorama post hardcore, emocore e math rock.

Il primo album nella lista è We'll Be Alright dei Fight Cloud che, dopo una campagna Indiegogo per finaziare le spese di produzione, arrivano a quello che potrebbe essere il loro secondo e ultimo album.




L'11 marzo sarà pubblicato anche il terzo EP dei City of Ghosts P R I S M S che segue a quasi tre anni di distanza il buon The Calm in the Current del quale avevo parlato qui.




Ancora l'11 marzo è in arrivo il nuovo album di Evan Weiss, a.k.a Into It. Over It., dopo l'insipido Intersections. A dire il vero non avrei molto interesse in questa uscita, ma la curiosità è stata ridestata dalle parole del produttore John Vanderslice (Mountain Goats, Spoon, and St. Vincent) che in una dichiarazione riportata sul sito di SPIN compara Standards, questo il titolo, ai fasti prog degli Yes, cosa ovviamente esagerata se si pensa al midwest emo portato alla ribalta da Weiss. L'album, pubblicato dalla Triple Crown Records, avrà anche una pubblicazione ufficiale europea il 29 aprile.



E sempre a proposito di Triple Crown Records, il 25 marzo darà alle stampe anche il nuovo Endless Light degli O'Brother, una band che per me è rimasta sempre ostica per quei suoi riff e groove troppo cupi.



La stessa etichetta degli ottimi Strawberry Girls, la Tragic Hero Records, si farà carico di pubblicare il terzo lavoro dei Save Us From The Archon. A sentire la prima traccia tratta da L'Eclisse, si direbbe che il quartetto di Pittsburgh non ha perso quella carica energica per completare una collezione di mathcore strumentale ad alto tasso di frenetici tecnicismi.




Infine ci sono i VIS, i quali hanno già pubblicato due nuovi brani via bandcamp lo scorso dicembre e ricordo che il loro EP No Waves fu uno dei migliori del 2014.

venerdì 18 aprile 2014

Altprogcore April discoveries


Questo quartetto di San Diego si sta per imbarcare in un tour di spalla con gli Animals As Leaders quindi credo che ciò basti come presentazione. Woohoo! è il secondo EP dei Chon ed è un piccolo gioiello di tecniche math-jazz-rock con trame chitaristiche davvero entusiasmanti.
www.facebook.com/musicofchon






Non so se conoscete gli Invalids, ad ogni modo Yvette Young si è occupata dell'artwork dei loro album, ma ora a sorpresa se ne esce con un EP tutto suo ed è venuto fuori che è anche un'ottima chitarrista e cantante. Cinque pezzi di math rock acustico molto ispirato.
www.facebook.com/yveyoung






I Signals sono un quartetto proveniente dall'Inghilterra e hanno realizzato finora due gustosissimi EP, dei quali questo Facial Forniture è l'ultimo in ordine di tempo, uscito nel 2013. Il gruppo è guidato dall'accattivante voce di Ellie Price, che mi ha ricordato i recentemente citati Venkman, ed è un misto di pop e math rock.
www.facebook.com/signalsuk 






La scoperta più recente è questo quintetto di Los Angeles che suona un post hardcore molto accessibile ed energetico. A tratti mi ricordano gli Arcane Roots, ma con inflessioni marsvoltiane. Listen è immediatamente balzata ai primi posti nella mia playlist, ma l'intero EP No Waves ha potenzialmente le carte in regola per diventare una delle cose migliori sentite quest'anno. 






L'ultima band della lista sono gli Sleep In che hanno il loro album di debutto Settling programmato per il 27 maggio (dal quale potete ascoltare qui sotto I Do Know and I'm Sorry), ma che avevano già anticipato due brani in versione demo su Bandcamp. Lo stile si rifà molto all'emo del midwest portato alla ribalta ultimamente da Into It. Over It. e Their/They're/There.