Nati nel 2013 per impulso del chitarrista Emanuele Luigi Andolfi, i VEMM (acronimo di Very Excited Mad Musicians) hanno all'attivo un omonimo album in studio del 2014, un live del 2017 e qualche singolo. Nonostante l'oggettiva qualità della proposta musicale che con eclettismo attraversa con disinvoltura vari generi come jazz, funk, metal, avant-garde e naturalmente prog, anche tra gli addetti ai lavori non sono stati in molti ancora ad accorgersi del gruppo romano. Speriamo che con il presente nuovo ambizioso progetto fresco di pubblicazione le cose si apprestino a cambiare.
Come suggerito dal titolo, Compromesso è il primo atto di una trilogia di album concept i cui capitoli successivi saranno Conservazione e Comunicazione. E' la stessa band a spiegare la storia aperta da Compromesso, la quale ruota attorno al personaggio immaginario di Elea, "una liceale, in procinto di sostenere l’esame di maturità.
Si pone molte domande sul suo futuro e sull’umanità.
Fa queste riflessioni tramite il suo diario a cui si rivolge con il
“Tu”.
In questo dialogo incessante, Elea si aliena dal mondo, saltando delle
parti di vita quotidiana, in un paradosso in cui per cercare di trovare
il significato della sua vita ne perde la vividezza.
Nel percorso riesce a carpire uno schema alla base delle dinamiche
naturali e umane, e divide questa ricerca in tre capitoli:
Compromesso, Conservazione e Comunicazione. Un viaggio di formazione al confine tra realtà e percezione, della protagonista, che dialogando con varie parti di sé stessa vorrebbe sbrigliarsi dalla routine intrisa di preconcetti e rinascere dall’abisso della cultura con una consapevolezza in grado di riesumare i “tesori di umanità” che la rendono “reale”.
Il corposo sound del gruppo rispecchia la formazione allargata composta da Emanuele Luigi Andolfi (chitarra), Flaminia Lobianco (voce), Valerio Garavaglia (voce), Davide Savarese (batteria), Edoardo Cicchinelli (basso), Daniele Greco (chitarra), Giacomo Tagliaventi (tastiere), Costantino Stamatopoulos (sassofono) e Giuseppe Panico (tromba).
In bilico tra rock opera e opera concettuale, nel vero senso della parola, Compromesso scava nei meandri musicali come promette di farlo nei pensieri di Elea. Ed ecco allora che al singolo brano non basta più un titolo per essere caratterizzato, ma vengono associati due indirizzi, tipo a simbolizzare una biforcazione anche in ambito strutturale e formale. Come il percorso interiore della protagonista, infatti, ogni traccia è una scoperta che svela gradualmente le proprie deviazioni tematiche. L'ambivalenza dell'atmosfera racchiusa all'interno di esse funziona anche da incentivo per molteplici ascolti.
In pratica, la metafora delle voci interiori di Elea che si accavallano è ottimamente trasportata in musica con sovrapposizioni continue di strumenti e voci, permettendo alla band di spaziare nel modo più ampio possibile tra una moltitudine di dinamiche strumentali. L'opulenza degli arrangiamenti la si potrebbe ricondurre ad un trasversale gioco ed incontro di stili musicali, come il djent orchestrale di Tu/Pagine di Me, comprensivo di parti sinfoniche e acustiche, il frenetico electro prog sintetico di Entropia/Tempo che si tinge di bossa nova e fusion, oppure il jazz polifonico di Assillo/Assente, fino al calderone di chiusura Ombra/Gioco dell'Onda. Come a dire che gli accostamenti sono i più lontani ed improbabili, ma funzionano. Con Compromesso i VEMM si qualificano tra i più competenti, ambiziosi ed originali interpreti del prog italiano e non solo. Naturale che con tali premesse l'attesa per i prossimi capitoli a questo punto si fa concreta.