domenica 8 gennaio 2023

Gnarbot - Mystery Lodge (2022)


Proprio sullo scadere del 2022, il 30 dicembre, gli Gnarbot hanno pubblicato il loro secondo album Mystery Lodge, in termini di materiale è un'opera temporalmente molto più contenuta rispetto all'esordio (cinque tracce per trentasette minuti), ma ciò non ha impedito all'originario quartetto di Philadelphia, che adesso conta anche un quinto elemento con l'aggiunta delle tastiere di Ricky Hess, di spaziare il più possibile nella propria esuberanza strumentale. Le coordinate sono sempre indirizzate verso la prog fusion più spettacolare ammantata dagli sviluppi contemporanei del genere, che mischiano un po' di tutto: le ritmiche convulse del math rock, la synth retrowave nel segno degli Arch Echo, i virtuosismi jazz alla Snarky Puppy (senza fiati) e i riff djent del prog metal.

Da questo calderone ne esce una miscela sapientemente interpretata e dosata nei vari ingredienti. Ad esempio il tema principale che guida Defender Covington è un perfetto scambio circolare tra fraseggi chitarristici e ritmici math rock, ma tradotti nel linguaggio fusion, sobbarcandosi il compito di spingere al massimo lo spostamento graduale delle modulazioni a carattere minimale. Altre volte (come su Yunz) vengono seguiti dei parametri tematici di esposizione più aderenti agli standard jazz dove, dopo avere presentato le sezioni, si procede con l'assolo dello strumento preposto, in questo caso la chitarra. 

Le tastiere vengono utilizzate per abbellire, aumentare lo spessore dello spazio sonoro e sono funzionali per agevolare l'immersione in quel senso di fusion retro-futuristica che fa la differenza, altrimenti un pezzo come Crude Boi avrebbe finito troppo per assomigliare agli Animals As Leaders. Gli unici brani in cui compare il cantato sono Thrapticious e la conclusiva title-track, nonostante ciò i riflettori continuano ad essere puntati sulle evoluzioni strumentali, molto furiose e veementi nel primo, cadenzate su tempi alternativamente fluidi e macchinosi nel secondo. In ogni caso costantemente alla ricerca di trame che possano contare su soluzioni inconsuete e inattese. Gruppo di innegabile talento strumentale, gli Gnarbot continuano a rimanere un segreto nascosto della scena prog fusion, ma meritano di essere ascoltati da tutti coloro che apprezzano tali commistioni. 

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