Notes from the Edge of the Week #4
- Dopo il gradevolissimo album d'esordio Great Album (2018), nel quale il trio dei Great Time guidato dalla frontwoman Jill Ryan mescolava svariati tipi di pop con gusto RnB, ha deciso di generare tre EP nei quali vengono divisi a compartimenti stagni le loro influenze e gli stili da loro utilizzati al fine di ottenere una panoramica eterogenea della propria direzione artistica. Se i primi due volumi erano indirizzati verso l'elettronica, quest'ultimo è più rock, grunge e ruvido e forse il più interessante dei tre.
- I Caravaggio sono la creatura del chitarrista Fabio Troiani che, insieme a Vittorio Ballerio (voce), Marco Melloni (basso) e Alessio Del Ben (batteria), ha dato vita al primo omonimo album del gruppo. Una bella sorpresa nel panorama del prog italiano, brani sempre differenti tra loro che cecano di mantenere una identità propria, contando su influenze di tradizione popolare e art rock sinfonico e il tutto si riflette in un album scorrevole e dinamico. Nell'album è anche presente come ospite alla voce Courtney Swain dei Bent Knee, nella rivisitazione della celebre Fix You dei Coldplay.
- The Confidence Trick è la sesta opera degli Hats Off Gentlemen It's Adequate, band composta dal duo di polistrumentisti Malcolm Galloway e Mark Gatland. Il lavoro è un concept album che fa confluire nel progressive rock influenze di musica classica, in particolare da camera e minimalismo, adattando questi generi all'elettronica, all'art rock barocco e a qualche inflessione jazz. Ne viene fuori un bell'affresco di prog moderno con sonorità della scuola inglese più sofisticata dai Pink Floyd ai The Tangent, da Jakko Jakszyk ai Genesis.
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