martedì 2 novembre 2021

Altprogcore November discoveries


 
I Catherine Baseball sono quattro ragazzi francesi attivi dal 2015. Time Bends è il loro secondo album e perfeziona ancora di più quella formula di math pop di cui la band si dimostra ormai abile fautrice da qualche pubblicazione a questa parte. 

 
 
 
Ho da poco conosciuto i Ku'on grazie a Gavin Castleton (ex tastierista dei The Dear Hunter) il quale compare all'organo e al piano come ospite nel brano Color the Infinite. Il gruppo è un quintetto prog che ha pubblicato finora tre brani i quali andranno a far parte del primo album New Game Plus di prossima uscita.
 
 
 
Dopo aver scoperto i Sun Colored Chair, Wyxz e Wippy Bonstack, tre progetti in cui milita il polistrumentista Ben Coniguliaro, ho appreso che anche gli altri due membri dei SCC hanno progetti individuali. Il fratello di Coniguliaro, Quinn, è attivo con lo pseudonimo di Eyeless Owl, mentre il chitarrista Alex Verbickas con Amnoliac Teastone ed entrambi sono un prolungamento del prog psych-fusion già sperimentato con i SCC. Ma non è finita qui, poiché i tre sono attivissimi in molteplici progetti che si possono trovare su Bandcamp e raccolti sotto l'etichetta Mogul Intermissions.
 

 

Casey Sabol è l'ex cantante dei Periphery che lo scorso anno ha debuttato come solista con l'EP Getting Dark, ma era comunque comparso nelle vesti di ospite nei lavori di JIA e Being. Piuttosto interessante e curata la svolta che ha preso la sua carriera, ribadita con l'ultimo singolo Still Innocent, con un mix di arena rock anni '80, hard patinato in stile Whitesnake e qualche sussulto prog.
 
 
 
I Navian sono tre musicisti norvegesi che nel loro EP di esordio Reset si ispirano a band djent, prog, fusion che hanno la chitarra come punto d'attrazione, nella medesima scia virtuisistica di Animals As Leaders, Plini, Intervals e Polyphia.

 

Altro trio strumentale norvegese è quello degli Addiktio formato da Håkon Sagen (chitarra), Ruben Fredheim Oma (basso) e Thomas Gallatin (batteria) che suonano un tipo di progressive contaminato da elettronica e fusion.

 

Ossi Maristo è un talentuoso chitarrista finlandese che fa il suo esordio con Arc. A tratti ricorda la funambolica visione prog fusion di Lyle Workman calata nel contesto jazz di Pat Metheny.

2 commenti:

Stefano ha detto...

Che ne pensi dell'ultimo album dei Biffy Clyro?

Lorenzo Barbagli ha detto...

Non è male, anche se non al livello del precedente. Ci cono pezzi molto buoni e altri che dopo qualche ascolto non mi dicono granché.