Gold Necklace è l'ennesima emanazione musicale che nasce dall'irrequietezza artistica del cantante Kurt Travis e per questo, visto anche lo stile toccato dall'omonimo album d'esordio, è necessaria una doverosa premessa. Il signor Travis ha passato gli ultimi anni a girovagare tra vari progetti dalla natura stilistica più disparata. Partendo come vocalist di band prog hardcore radicali come Dance Gavin Dance e A Lot Like Birds, si è dedicato in seguito ad una miriade di progetti, anche da solista, dei quali i più rilevanti sono stati i defunti Eternity Forever, durati lo spazio di un solo EP, e i Royal Coda, tutt'ora in attività e fautori di un experimental post hardcore indirizzato su linee meno intransigenti e abbastanza orecchiabili.
Gli Eternity Forever sono stati a loro modo importanti e seminali per determinare una nuova tendenza del math rock, sposandolo con sonorità funky e r'n'b, in un connubio che a me piace chiamare "smooth math", un sottogenere che negli ultimi tempi ha fatto molti proseliti. Questi sono stati un po' il preambolo dei Gold Necklace, che possono essere considerati la versione 2.0 di quel progetto. Solo che questa volta Travis ha fatto le cose più in grande. Oltre a rinnovare il sodalizio con il chitarrista Brandon Ewing, i due non si sono lasciati tentare dai beat elettronici, ma hanno chiamato con loro un batterista gigantesco come Joseph Arrington (A Lot Like Birds, Royal Coda) a suonare e comporre delle parti ritmiche pazzesche, si sono affidati all'etichetta Kill Iconic di Donovan Melero (Hail the Sun) e hanno confezionato un disco dalla raffinatezza e produzione sopraffina.
Gold Necklace, nella sua durata molto breve che sfiora la mezz'ora, è capace di contenere brani che si orientano maggiormente sul versante math pop con forti accenti funk, come Vibe With Me, I Feel It Too e Tootsie Roll, i quali non a caso per la loro immediatezza sono stati scelti come singoli apripista. Già questi pezzi basterebbero per descrivere l'alto livello di scrittura, che vedono un Ewing in stato di grazia impegnato a confezionare dei groove di chitarra fighissimi a getto continuo. Ma addentrandosi oltre si trovano delle vere e inaspettate lezioni di math jazz come Coast to Coast, Just the Right Away e You and Me in Oceanside. Con un altro gioiello come Call Me Back i Gold Necklace riescono a legare in modo sorprendente e non banale tecnica e pop funk.
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