giovedì 9 febbraio 2023

Oiapok - OisoL​ü​n (2023)


Gli Oiapok rappresentano l'evoluzione del gruppo prog jazz francese Camembert, reduce dagli ottimi due album Schnörgl Attahk (2011) e Negative Toe (2017). La formazione, pensata come un piccolo ensemble da camera, in questa veste rinnovata è rimasta più o meno la stessa e a tirare le fila della band e delle composizioni è sempre il bassista Pierre Wawrzyniak affiancato da Etienne Agar e Fréderic Durrmann al trombone, Guillaume Gravelin all'arpa, Clarissa Imperatore allo xilofono, vibrafono, flauto e percussioni, Matthieu Lenormand alla batteria, Valentin Metz alla chitarra ed infine Mélanie Gerber, la quale era entrata a far parte della band a partire da Negative Toe, dove aveva per la prima volta portato un contributo vocale nella musica esclusivamente strumentale dei Camembert.

In OisoL​ü​n la sua presenza è definitivamente consacrata come parte integrante del "nuovo" percorso, poiché il cambio del nome vuole riflettere un leggero cambio di traiettoria musicale. Ciò che rimane è il peculiare impasto degli strumenti che prende le mosse dalle avanguardie prog più esoteriche come lo zeuhl e Canterbury e dal rock ad ampio respiro cameristico/orchestrale sulla scia di Frank Zappa e John Greaves. Quello che vogliono offrire gli Oiapok è un approccio più delicato e gentile rispetto al chamber prog dei Camembert, che rispecchi un contatto con gli elementi della natura, proponendosi in questo di esaltare gli aspetti acustici, di cui il singolo preliminare So Empty It Looks Real (pubblicato ormai quasi tre anni fa) si era fatto portavoce.

Anche le suggestioni della breve title-track ci introducono alla filosofia del disco, che cerca di abbracciare una sorta di jazz new age (chiamato dalla band "future jazz"), proponendosi lo scopo di narrare varie storie legate all'ecologia e all'ecosistema del nostro pianeta al fine di creare una consapevolezza sulla sua stessa crisi. Il racconto prosegue con le eteree visioni che si evolvono nel funk articolato di Summer 19. La ritmica, oltre che dalle varie percussioni, viene segnata dal contrappunto dei fiati i quali, quando non sono impegnati in tale compito, si uniscono all'impasto dell'arpa per creare un'architettura da colonna sonora vintage. I protagonisti di Les Grands Equipages de Lumière sono un gruppo di umani in cerca di altre galassie da abitare e gli Oiapok mettono in musica la loro epopea con sonorità esotiche, psichedeliche e da lounge anni '70 in forma di differenti varietà di modelli ritmici, che vanno dal minimale al tribale fino all'etnico.

Le Concierge gioca su dinamiche fondate sulle timbriche impostate dal soffice amalgama degli strumenti per poi dipanarsi in sviluppi lenti e a spirale creando un'atmosfera onirica. Frogs Might Disappear è invece l'ideale ponte di congiunzione tra i vecchi Camembert e i nuovi Oiapok, dato che ritroviamo il dispiegamento da chamber rock applicato alla nuova estetica, che predilige sonorità evanescenti e ultraterrene, contrapposte ai più concreti sobbalzi jazz rock. Nel loro cambiamento i Camembert sono riusciti a preservare identità e qualità, assicurandosi una continuità artistica per una formula che ancora è in grado di offrire risultati notevoli.


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