Nel lontano 2018 il trio australiano Fifth Dawn aveva esordito con l'album Duality, presentandosi con un alternative rock venato di metal ed elettronica oltre che caratterizzato dalla voce femminile di Sam Faul. Dopo una lunga pausa si sono ripresentati lo scorso ottobre con il singolo Return il quale, rispetto al materiale del primo album che li avvicinava genericamente a Evanescence e Paramore, ha qualche margine di maturazione del loro sound verso territori prog.
Un concept album di midwest emo/pop punk? E' possibile tutto ciò? Beh sì, visto che la scena emo sta sviluppando una coscienza sempre più ambiziosa come insegnano gli Origami Angel. E proprio da questi ultimi e dal loro amore per i videogames prendono le mosse i Palette Knife per il secondo album New Game+. La sua gestazione è avvenuta durante il lockdown quando i tre membri Alec Licata (voce, chitarra), Chris McGrath (basso) e Aaron Queener (batteria) si sono ritrovati come tutti in una bolla d'isolamento surreale, passando il tempo a giocare con videogiochi da dove poi è nata l'ispirazione. In pratica il concept è basato sulla band intrappolata in un video game e ogni brano dell'album rappresenta un boss che deve essere sconfitto per passare al livello successivo. Ognuno di questi boss è l'incarnazione o la metafora delle ansie e delle paure che si devono affrontare durante la nostra crescita come persone.
Il chitarrista Martin Gonzalez degli Atomic Guava e OK Goodnight ha da poco pubblicato del materiale come solista, trattasi dell'EP strumentale Blossoms e del singolo From the Ground Up con la cantante Elizabeth Hull e il chitarrista Resilia in qualità di ospiti, che va stilisticamente ad inerirsi benissimo in continuità con la discografia delle sue band, bilanciando prog, djent e fusion.
Quartetto inglese di math pop, i Just hanno realizzato finora un bell'EP omonimo alla fine del 2017. Nonostante siano passati cinque anni senza pubblicare nient'altro, sembra che la band sia ancora in attività e prepari qualcosa di nuovo per il 2023.
I False Pockets con Selfish Prophecies firmano una seconda prova che riassume il meglio del math rock underground americano dei primi anni Zero, ovvero Faraquet, Shiner, By Sunlight e tutto quel sottobosco di band che abbinano le asprezze delle chitarre in congiunzione con le evoluzioni delle trame intricate.
Formati nel 2012 e provenienti da un passato djent/metalcore i Lo and Behold hanno cambiato traiettoria musicale nel 2020 con il singolo Talk abbracciando un soul blues moderno, condito con armonie West Coast e qualche richiamo prog. Negli ultimi due anni si sono dedicati a perfezionare questa formula con pregevoli canzoni come New Politics e Never Mind, contenute nell'EP Self-Titled del 2021, e l'ultimo singolo uscito a fine dicembre Act Like You Know Me.
Con il doppio singolo Enjoy/Symmetrical i Parachute Day si candidano come una tra le band math rock/prog fusion da tenere d'occhio. Due pezzi ad alto tasso di inventiva ritmica e strutturale che sembrano promettere bene per il futuro del quartetto.
The Path è un album nato da una gestazione lunga tredici anni. Dietro al nome Light si cela l'ambizioso progetto del musicista francese Camille de Carvalho il quale inizialmente voleva, in modo molto ambizioso, portare a termine le sue composizioni che fondono prog, jazz e classica, suonando da solo tutti i 100 strumenti previsti per la realizzazione. Infine ha optato per un ensemble di 24 musicisti tra fiati, cori, strumenti a corda e percussioni di qualsiasi tipo, il risultato è un'opera fatta di suite dalle velleità neoclassiche e zeuhl e canzoni orchestrali.
Non propriamente prog, ma l'alternative metal dei Post Profit nell'album di esordio When You Think It's Right It's Always Wrong, oltre ad ispirarsi ad un mix di grunge e rock poderoso sulla scia di Failure, Thrice e Deftones, si fregia di una scrittura non banale e ben calibrata nel tenere alta la tensione grazie ad una performance galvanizzante.
Il mix di post rock e math rock degli Youth League nel loro EP Somehow Those Were Days (che arriva dopo due EP) va alla ricerca di potenza sonica e la voglia di tessere paesaggi sonori epici e incontaminati. Facendo a meno di una scrittura prolissa ma concentrandosi sull'essenzialità il trio architetta temi efficaci e di grande impatto per un album conciso senza troppi fronzoli... e funziona!
Inventory è una nuova band formata da due terzi dei Town Portal, ovvero Christian Henrik Ankerstjerne (chitarra, tastiere e voce) e Morten Ogstrup Nielsen (basso) con in più Jacob Koefoed alla batteria. Il loro primo EP Memory is a Plow è in uscita il 3 marzo e viene descritto così: "Se riuscite ad immaginare i momenti più dolci dei Town Portal espansi a canzoni complete, e anche immaginare i ritmi esplosivi di Malik sostituiti da movimenti più lenti e più jazz, e vi piace quello che state immaginando, probabilmente dovreste ascoltarlo."
Under the Dark Moon è l'album d'esordio dei Kilindo, un duo post rock strumentale dai connotati leggermente math rock e impressionisti, pezzi atmosferici ed energetici con il giusto equilibrio.
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