domenica 14 luglio 2019
The Valley Ends - Hearth (2019)
Tra i nuovi gruppi prog australiani i The Valley Ends in questi anni sono stati purtroppo tra i meno attivi discograficamente, ma di sicuro la loro proposta è tra le più suggestive ed emotivamente sincere nella scena di Melbourne, ovvero la città natale del quintetto. Hearth è l'album d'esordio dei The Valley Ends, ma le loro origini vanno rintracciate al 2014 quando l'omonimo EP fece la sua comparsa realizzato con una formazione ancora in embrione dal duo Blake Drenth, che si occupò di tutti gli strumenti, e Tim D'Agostino alla voce. Già da quella prova le coordinate erano chiare: alternative rock che utilizza l'estetica del moderno math rock per dare un tocco onirico e ultraterreno alla musica.
Il gruppo si è poi stabilizzato con l'aggiunta di Rich Hebden, Dylan Smith e Petrus Humme, ma il cuore del sound dei The Valley Ends risiede ancora in quell'idea originale di D'Agostino e Drenth, il quale ha registrato e mixato Hearth, lasciando l'impegno della produzione al gruppo nella sua totalità. Hearth ha avuto una gestazione molto lunga, considerato che in origine sarebbe dovuto uscire alla fine dello scorso anno, ma forse il perfezionismo della band ha dilungato l'attesa e alla fine, come era da aspettarsi, l'album che ne è uscito ha i connotati di un viaggio sonico vivido, immersivo e vertiginoso.
E' vero che molto di ciò che il quintetto porta sul piatto proviene dall'influsso del prog hardcore alternativo americano di Circa Survive, Dance Gavin Dance e Emarosa (per i quali i The Valley Ends hanno aperto i concerti australiani), ma la formula viene amplificata e potenziata nei suoi contorni math rock, attraverso i molteplici strati di tessiture chitarristiche, mentre la voce acuta ed eterea di D'Agostino contribuisce a rendere ancora tutto più sognante. L'insieme sonoro dei The Valley Ends è così denso e stratificato da nascondere nelle sue pieghe la drammaticità del post rock e la calma catartica dei soundscapes ambient. Hearth può essere così riassunto in uno scontro di sentimenti musicali contrapposti, fluttuazioni chiaroscure di impalpabili connessioni tra l'evanescenza dell'ambient e la frenesia concreta del math rock.
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