mercoledì 13 marzo 2019

Firefly Burning - Breathe Shallow (2019)


Per chi frequenta Altprogcore i Firefly Burning sono ormai una vecchia conoscenza fin dal loro primo album Lightships (2011). Con una formazione singolare e completamente acustica che favorisce la commistione tra strumenti classici, etnici e folk, il gruppo è riuscito a conseguire un affascinante amalgama di chamber pop che nel secondo album Skeleton Hill (2015) ha quasi sconfinato nell'avanguardia da ensemble sperimentale, sempre però mantenendo costante il legame con la forma canzone.

In questo terzo sforzo discografico il quintetto londinese torna a servirsi della prestigiosa produzione di Tim Friese-Greene (Talk Talk), rimane fedele alla sfida di avventurarsi in composizioni classico-bucoliche, ma si rende più accessibile rispetto al secondo lavoro, mostrando le possibilità soniche del loro sound grazie ad un calcolato uso della dinamica che li porta dall'intimismo minimale, accompagnato dalla voce in primo piano di Bea Hankey, al crescendo colmo di polifonie e armonie elettroacustiche prodotte da Jack Ross (chitarra, percussioni, voce), James Redwood (violino/mandolino, voce), Sam Glazer (violoncello, voce) e John Barber (piano, bass synth, gendér barung, voce). Let Me Fall e Lost sono due di quei pezzi che prendono corpo lentamente, come Forgotten che usa gli espedienti stilistici del math rock per creare contrappunti minimali.

Come breve prologo l'ostinato di archi di It Won't Be Long ci riporta alle atmosfere da da camera e posiziona i Firefly Burning oscillanti tra soundtrack e ballata. Un atteggiamento maggiormente disteso, che ritorna nei delicati intrecci di Follow, rispetto alla nostalgia trasmessa da alcuni episodi. La novità di Breathe Shallow si può rintracciare nell'utilizzo del synth bass che aggiunge densità e spessore a brani come la title-track e Call to Me, ma soprattutto molto presente su Take Me There, dove un beat costante abbinato all'equivalente di un drone oscuro accompagna i Firefly Burning in territori inusuali anche per loro. Evitando le trappole della propria proposta, che per altri potrebbe rivelarsi limitante, i Firefly Burning sono riusciti ancora una volta a non ripetersi e produrre un album stimolante, fuori dalle mode contemporanee e poetico.





www.fireflyburning.co.uk

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