venerdì 11 novembre 2016

öOoOoOoOoOo - Samen (2016)

Ecco uno di quegli album che scavano nella contemporaneità eclettica dell'avant-garde metal, anche se chiamarlo così non rende certo l'idea del calderone di idee che questo lavoro mette sul piatto. Diciamo che per descrivere la band francese l'utilizzo del termine avant-garde metal è solo per convenienza, dato che di per sé è molto inclusivo come genere. Il progetto Chenille, che sulla carta prende il nome impronunciabile e astratto di öOoOoOoOoOo, è il parto di un duo di autori formato dalla cantante Asphödel (vero nome Aurélie Raidron) della band Pin-Up Went Down (di cui i Chenille riprendono alcune caratteristiche) e il polistrumentista Baptiste Bertrand, coadiuvati dal batterista Aymeric Thomas (Pryapisme).

E' innegabile che il loro debutto Samen sia una ambiziosa dichiarazione d'intenti che vuole mischiare tra loro i generi più disparati all'interno di ognuna delle 12 tracce e la cosa affascinante di quest'opera è che possiamo trovare nel giro di pochi minuti delle soluzioni che possono piacerci tantissimo e altre che non corrispondono esattamente ai nostri gusti. Ma il pregio di Samen è quello di far scomparire qualsiasi perplessità grazie alla sua intrinseca vena multiforme ed eterogenea. Proprio per queste loro peculiarità, i Chenille sono stati paragonati ad act come Mr. Bungle e Diablo Swing Orchestra, ma devo dire che da una parte mi sembrano piuttosto forzati come esempi. Se da una parte è vero che i Chenille, come i Mr. Bungle, si divertono a guastare le aspettative - completando un quadro di mosaico tra i generi metal, pop, opera, death -, trattengono comunque sempre un piglio più accessibile del gruppo di Mike Patton. E dall'altra, fortunatamente, non fanno uso di quell'orrendo swing rockabilly tipico dei Diablo che rende tutto così farsesco.

Samen è un lavoro con il quale non puoi fermarti all'ascolto di una sola traccia, ma deve essere goduto nella sua interezza, perché non solo il clima e il tenore stilistico mutano nel singolo brano, ma ci sono differenze anche tra l'uno e l'altro, come passare, ad esempio, dal pop dance mutato in synphonic metal di Rules of the Show, all'avant-prog di No Guts = No Masters, da una versione electro-dance dei The Gathering di Chairleg Thesis, all'R&B industriale di Fumigène. Davvero impressionante il lavoro vocale di Asphödel che passa con disinvoltura dai suoni più improbabili ottenuti con la voce a notevoli vette acute, da un'intepretazione pacata fino a caotiche polifonie. Un album che mi ha preso poco a poco e che alla fine mi ha conquistato.



http://www.facebook.com/ooochenilleooo/


5 commenti:

Changa ha detto...

Non vedevo l'ora che uscisse questo disco! Circa tre anni fa ho intervistato Asphodel quando faceva ancora parte dei Pin-Up Went Down. Personaggio fantastico!

Anonimo ha detto...

Ciao Lorenzo, se ti è piaciuto questo ti consiglio di dare un ascolto ai Toumaï e al loro esordio del 2013 Sapiens Demens! Sono sicura che ti piacerà!

Lorenzo Barbagli ha detto...

Grazie, lo farò con molto piacere! :)

Forcy ha detto...

Ma che belle queste tracce! Sono proprio curioso di prendermi l'album... rispecchiano appieno il mio genere... hehehe correggo.. GENERI... quali? Tutti XD

Per qualcosa mi ricordano anche gli Unexpetted... ma meno caciaroni.

Non essermi cattivo invece con la Diablo Swing Orchestra! Son tanto divertenti! A proposito.. si sa nulla di un nuovo album con la nuova cantante?

Lorenzo Barbagli ha detto...

Non ho notizie precise sui Diablo Swing Orchestra perché non li seguo molto per i motivi che puoi intuire, ma credo che l'album dovrebbe uscire nella prima metà del prossimo anno.