giovedì 5 settembre 2019

Sky Window - .Space (2019)


Era dal 2017 che attendevo di ascoltare l'album d'esordio degli Sky Window, cioè da quando segnalai tra queste pagine i Terra Collective e indagando su uno dei loro membri, Jordan Gheen, appresi che era attivo in altri progetti musicali tra cui gli Sky Window appunto e i The Night Above Us. Ed ecco che ora, finalmente, nel giro di un mese gli Sky Window hanno realizzato l'album .Space e un EP più minimale che vede il gruppo ristretto a tre elementi, .Liftoff. Oltre a Gheen alle tastiere e alla tromba, il gruppo comprende Mike Luzecky al basso, Matt Young alla batteria, Brad Kang e Horace Bray alle chitarre, Spenser Liszt al sassofono, flauto e clarinetto.

Dalla formazione si capirà forse in quale territorio musicale operano gli Sky Window che è quello della musica strumentale che fonde il progressive rock con il jazz, ma Gheen e compagni immergono tutte le composizioni in un'aura psichedelica dai contorni new age e ambient. Pare quasi di essere tornati alla prima metà degli anni '90 accanto ai Porcupine Tree ansiosi di sperimentare nuove soluzioni con l'allora popolare trip hop, o con gli Ozric Tentacles che si libravano nella world music sulle ali dello space rock. Molti dei brani, già riportati in modo eccellente nei video su YouTube Live at Miami House, giocano quindi su un ampio spettro di stili che formano una nebulosa lisergica di muzak futurista.

Il bello di .Space è che, pur diviso in 14 tracce, potrebbe essere interpretato come un'unica lunga suite fluida nella quale perdersi in un suggestivo viaggio psichedelico. La musica degli Sky Windows è infatti pensata per stimolare non solo l'udito, ma anche il senso visuale in una specie di sinestesia che prende forma compiuta negli spettacoli dal vivo inclusivi di proiezioni, pratica con la quale il gruppo è attivo da diversi anni e completa il loro concetto di arte musicale. Alla fine .Space non è altro che un mezzo per arrivare alle atmosfere sognanti che gli Sky Window vogliono trasmettere: un suggestivo affresco di fusion psichedelica, un'originale e avventurosa esplorazione che riesce a toccare vari linguaggi della musica strumentale anche molto distanti tra loro, dall'avanguardia al funk jazz progressivo, uniti con grande naturalità, intuito formale e bilanciamento. Sicuramente da annoverare tra le uscite più interessanti del 2019.



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