domenica 10 marzo 2024

Oltre la quinta onda emo, parte 2


E' davvero un peccato che il termine "emo" si sia impiantato nella nostra cultura di massa come una stigma predeterminata che descrive molto precisamente un modo di atteggiarsi, vestirsi, comportarsi e ascoltare musica, il più delle volte in modo piuttosto semplificato e caratterizzato da un determinato cliché. Parlando in modo specifico del genere in sé appare invece come uno dei più elusivi e soggetto a cambiamenti e contaminazioni così imprevedibili da aver attraversato, fino ad ora, cinque fasi.

La cosiddetta "quinta onda emo" è quella che in questa sede ci interessa particolarmente e sulla quale avevo in passato già speso qualche parola. Come due anni fa in quell'articolo succede adesso che in questo inizio di 2024 siano usciti almeno tre album appartenenti al suddetto genere tutti di pregevole fattura e che alzano ancora di più l'asticella nei confronti della sperimentazione e nel portare dentro stilemi provenienti dal prog.

Il primo in ordine di tempo è stato Plastic Death dei Glass Beach, ancora più complesso e ambizioso del precedente The First Glass Beach Album, poi abbiamo Ferried Away degli Stay Inside ed infine The Metaphysical Tech Support Hotline dei Topiary Creatures, terza opera che segna un'evoluzione in divenire veramente stimolante per la band, portandola a raggiungere una maturità sorprendente, nonostante il già buon risultato ottenuto con il precedente You Can Only Mourn Surprises.

In particolare la parabola dei Glass Beach e dei Topiary Creatures appare molto simile nel suo appartenere ad un modus operandi in sintonia con la pratica DIY. Entrambi generati da un progetto di un'unica persona accanto alla quale si è poi costituita una band, con un iniziale ricorso ad un approccio casalingo o da "bedroom pop" lo-fi, però con velleità massimaliste portate al pieno potenziale album dopo album, l'uso dei più disparati generi, anche lontani tra loro, toccati in modalità flash rock (metal, jazz, chiptune, ambient, noise, art rock ecc.), citazioni da videogame e un contatto molto profondo con la cultura dei social attraverso Reddit, Discord e concerti virtuali su Minecraft. 

E' così che Plastic Death e The Metaphysical Tech Support Hotline sono due opere piene zeppe di idee, completamente imprevedibili, che si compiacciono del loro eclettismo fuori controllo e sicuramente molto più originali e "forward-thinking" del prog che oggi siamo abituati ad ascoltare. Paragonato a questi due, l'album degli Stay Inside appare quasi più ordinario, ma anch'esso si fregia di brani di grande impatto e spessore, a partire dalla decisione di collegare quasi tutte le tracce come fossero un lungo tour de force. L'origine degli Stay Inside è in realtà più legata al post hardcore che all'emo, ma su Ferried Away anche loro operano una dissoluzione di confini e mostrano cosa significa far maturare un genere all'apparenza basico fino a renderlo complesso e articolato.



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