venerdì 4 maggio 2018

Oh Malô - Young Orchard, Vol.1 (2018)


Dopo l'anticipo di due singoli dal potere ultraterreno, gli Oh Malô pubblicano oggi il loro primo EP, a due anni di distanza dall'esordio As We Were che fu una delle più belle soprese del 2016. Young Orchard, Vol.1, come facevano presagire Don't Look, Don't Stare e Pedaling Backwards (dei quali ho già detto), segna un passo avanti nella ricerca del raffinato e atmosferico rock sperimentale della band di Boston: si infittiscono i suoni impalpabili e post rock, si accentuano le voci angeliche e lontane, si consolidano trame eteree e non convenzionali. I brani che non avevamo ancora ascoltato (a parte il breve strumentale Orchard) Concierge Man e Read Me sono fatti di fievoli arpeggi e increspature minimali le cui tessiture dalle soffici atmosfere riescono a creare avvolgenti e solide strutture che vanno a completare un quadro sonoro di sapori affini ma totalmente diversi da ciò che era As We Were. Se questa deve essere la nuova pelle degli Oh Malô ben venga, anzi è un peccato che l'EP si risolva praticamente in quattro bellissime tracce che ci fanno agognare al più presto l'arrivo del previsto volume secondo.


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