lunedì 13 ottobre 2014

iamthemorining - Belighted (2014)

 
Con molta pazienza il duo di formato dal pianista Gleb Kolyadin e dalla cantante Marjana Semkina è riuscito a crearsi un’ottima reputazione grazie alla qualità della loro proposta. Partiti dalle distanti latitudini di San Pietroburgo, attraverso un primo album scaricabile gratuitamente da Bandcamp, dal 2012 ad oggi si sono fatti strada, conquistandosi il patrocinio di Daniel Cavanagh degli Anathema e un contratto con la lanciatissima Kscope. Belighted nasce comunque anche grazie all’aiuto di una campagna Kickstarter, strumento sempre più in voga tra le band indipendenti, che ne ha finanziato la produzione. Gli iamthemorning continuano il loro cammino nell’estetica sofisticata del rock da camera con inflessioni neoclassiche, ma qui l’atmosfera si fa più eterogenea, dividendo idealmente l’album in due sezioni ben distinte.

Dopo una prima parte orientata verso un pop rock sinfonico che strizza l’occhio ai Porcupine Tree più idilliaci (The Howler, The Simple Story e To Human Misery), si arriva ad una seconda parte più interessante, come se il duo avesse voluto mettersi alla prova. L’innesto di strumenti come arpa e violini dona un tocco onirico, avvicinandoli al folk d’avanguardia di Joanna Newsom, come accade nelle bellissime e tortuose melodie di Crowded Corridors, in cui vengono ampiamente esplorate tutte le potenzialità progressive del duo. L’impianto sonoro fa sempre leva sull’incantevole voce della Semkina e sul piano fluido e molto armonico di Kolyadin, sfruttandone i requisiti folk e classici. Il recupero di certi abbinamenti tra strumentazione da camera e popular music può far ripensare agli indimenticati Clannad (Gerda), ma anche alle ballate pianistiche di Tori Amos (5/4).

Ci sono poi momenti che risaltano l’alchimia acustica tra la Semkina e Kolydin in pezzi più intimisti come Reprise Of Light/No Light e Os Lunatum, ma generalmente Belighted sembra il prodotto di una band al completo. È indubbio che in questa seconda opera gli iamthemorning abbiano compiuto un notevole atto di maturazione, sia per quanto riguarda la produzione che per gli arrangiamenti, più riccamente ornati, fino a permettersi il contributo alla batteria di Gavin Harrison.



http://iamthemorning.com/

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