domenica 30 marzo 2014

MATT STEVENS - Lucid (2014)

 
Il chitarrista inglese Matt Stevens (già membro dei The Fierce and the Dead) si è costruito una carriera solista con pazienza certosina, passando attraverso il passaparola dei social network, molti concerti e tre album solisti autoprodotti. Arrivato alla quarta prova in studio questa volta ha fatto le cose in grande: Lucid esce per la lanciatissima etichetta indipendente Esoteric Antenna ed in più ospita uno stuolo di musicisti come Jem Godfrey (Frost*), Pat Mastellotto, Lorenzo Felicitati (Naked Truth), Charlie Cawood (Knifeworld), Emmett Elvin (Chrome Hoof / Guapo), Chrissie Caulfield (Helicopter Quartet / Crippled Black Phoenix) e altri ancora.
 
Il lavoro di Stevens va ad inserirsi tra il post rock e il minimalismo (soprattutto quando imbraccia la chitarra acustica), strutturando i brani strumentali con esigue ma progressive variazioni. Le peculiarità di reiterazione dei riff sono vicine al lavoro di Robert Fripp: nei passaggi più abrasivi, come la title-track, Unsettled e The Ascent, risuonano le cervellotiche trame dei King Crimson. Per smorzare tutta questa tensione non mancano momenti più distensivi che si fanno spazio nell’ambient riflessiva di Coulrophobia, nel simil-studio classico KEA e su Street and Circus. The Bridge è il pezzo più camaleontico e più esteso dell’album, confondendo le acque con distorsioni dissonanti e noise, contrapposti a intermezzi acustici. I brani di Stevens appaiono più compatti e ispirati, forse anche grazie all’aiuto degli altri musicisti, facendo di Lucid il suo album più maturo.
 
 
 

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