venerdì 17 luglio 2009

BEARDFISH - Destined Solitaire (2009)


Era da molto che non mi capitava di ascoltare un album di traboccante e puro prog così denso di idee e straripante di musica rock suonata da chi ha veramente capito lo spirito degli anni '70. La creatività dei Beardfish travalica infatti il progressive inglese e arriva alla psichedelia californiana della summer of love, alla sperimentazione senza confini - ma che non si prende troppo sul serio - di Frank Zappa e all'hard rock di Deep Purple e Led Zeppelin.

Con Destined Solitaire i Beardfish tornano con la solita pantagruelica abbondanza musicale e ineventiva. Awaken The Sleeping e Coup De Grace sono degli strumentali concepiti come una sinfonia per organo Hammond, strumento ormai amatissimo dal leader Rikard Sjöblom e che praticamente risalta su ogni pezzo, sia come solista sia come mero accompagnamento.

Until You Comply/Entropy è una piccola suite di quindici minuti che, in pratica, non ritorna mai su un tema già esposto e racchiude così tante variazioni che è impossible ricordarsele tutte. La title track è invece un concentrato di reminiscenze seventies suonata con un atteggiamento e trucchi decisamente moderni. Uno dei pezzi più notevoli - Stuff That Dreams Are Made Of - amalgama funk, soul e progressive in quella che ormai sembra diventata la formula dei Beardfish per accostare il retaggio della black music con il suono sinfonico e barocco del prog.

Tastiere bollenti, fughe improvvise, inaspettate melodie pianistiche e chitarre funkeggianti questo e tanto altro (pure troppo) si trova su Destined Solitaire. Un lavoro imponente e complesso, difficile da interiorizzare se non dopo ripetuti ascolti.

www.myspace.com/beardfishband

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