martedì 28 aprile 2009

El Grupo Nuevo De Omar Rodríguez​-​López - Cryptomnesia (2009)


Omar Rodriguez Lopez, oltre ad essere coinvolto in prima persona nei Mars Volta, sta portando avanti anche una floridissima carriera solista, talvolta condividendo progetti con altri musicisti. L'album Cryptomnesia è così l'ennesima incarnazione della sua musica, questa volta in collaborazione con il batterista Zach Hill, che esce a nome El Grupo Nuevo De Omar Rodriguez Lopez. Il progetto prevede una trilogia di album, tutti registarti nel 2006 e ancora da pubblicare (questo primo LP uscirà il 5 maggio). La band, oltre a Rodriguez Lopez, comprende altri due Mars Volta, Cedrix Bixler-Zavala alla voce e Juan Alderate de la Peña al basso e in più Jonathan Hischke al synth bass, compagno di Hill nel gruppo Hella.
Cryptomnesia è una versione confusionaria e apocalittica degli ultimi Mars Volta: quasi tutti i pezzi sembrano un folle mix di out-takes da Amputechture (Cryptomnesia è stato portato a termine subito dopo di esso) e The Belam in Goliath. Ma i brani includono anche dosi massicce di math rock, probabilmente portate in eredità dall'estro di Hill. I suoni degli strumenti sono soffocati e affogati in un vortice di cacofonie, ritmiche spastiche e chitarre deraglianti. Possiamo testare la nostra abilità nel trovare le reali armonie della title-track coperte in un'orgia sonora. Si può arrivare alla follia seguendo il filo logico di Paper Cunts e Elderly Pair Beaten with Hammer o scoprire che i Mars Volta non sono poi così lontani ascoltando Shake is for 8th Graders.

Queste non sono delle semplici jam collettive di studio, ma rielaborazioni psicopatiche dei percorsi "marsvoltiani". Tuberculoids, ad esempio, non è altro che una versione eccitata e scomposta del gruppo madre di Bixler e Lopez. Il titolo dell'album sembra così abbastanza azzeccato poiché la criptomnesia, termine derivato dalla psicologia, o plagio inconsapevole si riferisce all’eventualità di "generare una parola, un’idea, una canzone o una soluzione a un problema credendo che esse siano completamente originali (o quantomeno originali in un determinato contesto), quando in realtà non lo sono per nulla e sono, al contrario, un prodotto già espresso tempo prima o da qualcun altro o da sé stessi" (Brown and Murphy, 1989).

 

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