lunedì 25 gennaio 2021

Dreamhouse - Reverberating Silence (2019)

Negli ultimi tempi è capitato di notare una certa prolificità di band capitanate da una frontwoman, le quali si rifanno a quel primo periodo pop punk/alternative rock dei Paramore, uno stilema per cui ancora oggi fungono da punto di riferimento. Tra queste si possono citare Stand Atlantic, Yours Truly, Blossom, fino ai veterani Tonight Alive che guardacaso provengono tutti dall'Australia e non hanno nulla a che vedere con gli Stati Uniti. Se però rientriamo tra i confini americani possiamo individuare quella che forse è la più consistente tra la selva di band che ripropongono questo stile. 

I Dreamhouse, originari di Milwaukee, sono un giovanissimo quartetto formato nel 2016 da Brianna Jackson (voce), Jared Block (basso), Derek Moffat (chitarra) e Michael Crisp (batteria) il cui debutto Reverberating Silence, che ha seguito l'EP Bloom (2016), risale a circa un anno e mezzo fa. Ciò che mi ha colpito dell'album è che ad un ascolto superficiale e distratto può dare l'impressione di confondersi tra le tante proposte pop punk appena citate. Invece, se si ha la pazienza di addentrarsi in modo più approfondito tra le tracce di Reverberating Silence, pur trattandosi di composizioni dall'impianto piuttosto ordinario, si scoprirà che reggono su melodie ben definite e distintive, oltre ad un utilizzo delle dinamiche strumentali che cerca di andare oltre l'abuso di riff e power chords.

I chorus di brani come Tie Me Down, The Outside o Trust Me, aiutati dalla voce sorprendentemente duttile e ad ampio raggio della Jackson, si imprimono con forza nella mente, magari non all'istante come potrebbe agire un motivo di facile presa, ma attraverso una maggior consapevolezza nell'aver preso confidenza con un sound più adulto. Ma non è solo questo. Gli arrangiamenti di alcuni episodi, come ad esempio In the Clouds, Closer to Comfort e Clarity, pongono l'accento su un attento interplay tra chitarra e sezione ritmica, caratteristico di certe soluzioni emo prog dei Circa Survive, che li rendono meno banali del solito aggiungendo spessore e consistenza nella costruzione delle trame. Proprio per questo Reverberating Silence è una delle proposte più fresche uscite ultimamente in ambito pop punk/emo rock.

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