venerdì 1 gennaio 2021

Altprogcore January discoveries


Originari di Brooklyn, l'ensemble The NYChillharmonic è praticamente una progressive jazz rock orchestra di 18 elementi guidati dalla cantante e compositrice Sara McDonald. Il loro primo album 1 risale al 2019, ma nel 2020 i NYChillharmonic hanno realizzato il singolo MEAN, registrato durante il lockdown e dove ogni membro ha contribuito alla propria parte separatamente.

 

Ecco due nuovi gruppi che sono legati da fatti comuni. Il cantante dei Parliament Owls, Devlin Flynn, è stato attivo con un'altra band prog metal di Toronto di nome Bastila con la quale nel 2018 ha realizzato l'EP Mother Terrain, che la band ha da poco pubblicato di nuovo in versione rimasterizzata. Sempre nel 2018 i Bastila hanno realizzato il secondo EP Genera, questa volta interamente strumentale vista la defezione di Flynn. Nel frattempo i Bastila hanno perso anche il batterista Brodie Clark (sostituito da Evan Reinhart) che è andato a formare il gruppo math rock/prog metal Telomēre insieme a Flynn e che per ora ha realizzato solo il singolo Kindred Will.

 

Bryan Scary è un cantautore di art pop eccentrico che nell'album Birds mette a frutto tutta la sua sapienza nello scrivere piccoli brani pop prog che si rifanno a XTC, Todd Rundgren, Queen e Field Music. Ma la natura estremamente schizofrenica di Birds permette di trovare anche altre, molteplici influenze, tutte dosate senza farlo sembrare troppo derivativo.

 

Una band che ha debuttato due anni fa, gli AnimalJam con The Process of Dissension firmano il loro secondo EP. Con addirittura sei elementi in organico gli AnimalJam compongono un elaborato prog hardcore con elementi di pop punk e math rock, debitore dei Dance Gavin Dance, Sianvar e di tutto quel sottogenere che va classificato come swancore.  

 

Quartetto post hardcore di Chicago, gli Slow Mass hanno esordito nel 2017 con l'album On Watch e quest'anno si sono inventati una serie di singoli sotto il nome di Music for Ears culminati in un pezzone ambient di un'ora dal titolo Music for Rest. In realtà, attraverso queste varie uscite, l'attribuzione di post hardcore va piuttosto stretto agli Slow Mass, inglobando elementi di emocore, indie rock, post rock e math rock. 

 

Facade del 2016 è stato un buon debutto per i bostoniani I Was Awake che hanno continuato a pubblicare singoli fino ad oggi. Il gruppo si proclama progressive rock, anche se il loro sound è un misto di post grunge associato ad un leggero tocco di experimental post hardcore. 

 

Considerando l'alto tasso di brutalità delle altre loro pubblicazioni, l'EP Dichromacy dei Of Modern Architecture è da segnalare nella loro discografia come uno spiraglio di prog metal cupo ma melodico, che per una volta torna alle voci clean.

 

Se invece siete in cerca di una band prog fusion con ingenti dosi di funk e R&B che possa ricordare le jam degli Snarky Puppy i The Funky Knuckles faranno per voi.  

 

Gli Oiapok non sono altro che il gruppo francese Camembert che ha cambiato nome. La scelta è stata dettata dal progressivo slittamento di indirizzo musicale, parzialmente presente anche nell'ultimo album Negative Toe (2017), e che ora qui si presenta con un jazz prog acustico con una cantante in pianta stabile, mentre prima si presentavano come ensemble strumentale di RIO e jazz rock. 

 

Le origini degli Accidents risalgono al 2018, quindi piuttosto recenti. Il gruppo di Manchester ha esordito con l'EP Vemödalen che strumentalmente riprende le atmosfere rarefatte e in crescendo del post rock, però con l'aggiunta del cantato, e un pizzico di prog metal alla Tool.

Nessun commento: