lunedì 1 aprile 2019

Owel - Paris (2019)


Concorrere ad un album eccellente per gli Owel era ormai solo questione di tempo dato che avevano già tutto: competenza musicale, ottimo senso melodico e un orientamento stilistico molto ben definito. Nonostante contino già due album e due EP alle spalle mancava loro ancora qualcosa, un lavoro che li spingesse definitivamente e li facesse notare come nuovi paladini indie emo, ed in questo senso finalmente Paris va a colmare proprio tale lacuna che si spera li faccia conoscere ad un pubblico più vasto.

In questo terzo sforzo gli Owel offrono una solida serie di brani che rafforzano il loro senso malinconico, epico e romantico. Questi tre elementi vanno a permeare l'estetica di ogni traccia in modo efficace come mai in passato era riuscita a fare alla band. Il procedimento utilizzato dagli Owel in ognuno di essi è infondere un progressivo senso di crescendo emozionale, trasmesso parallelamente dall'innalzamento del pathos che guida la trasformazione dei pezzi da tenui ballate a solenne art rock.

Anche la scelta degli arrangiamenti sottolinea una precisa volontà di tracciare una dinamica sonora in costante crescita, partendo con strumenti elettroacustici, tra chitarre e pianoforte rafforzati melodicamente dalla presenza non secondaria, ma altrettanto importante, di abbellimenti di viola e violino suonati dal nuovo membro Patti Kilroy. Nella seconda parte dell'album, a iniziare da Funeral, questo sodalizio si solidifica ancora di più inanellando di seguito un brano più epico dell'altro nella stessa prospettiva magniloquente e sentimentale dei The Dear Hunter. Paris è quindi senza dubbio il lavoro più maturo e completo che gli Owel abbiano finora prodotto.



www.owelband.com

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