domenica 6 marzo 2011

Esempi musicali - Capitolo IV

- U.K. - IN THE DEAD OF NIGHT

Quello degli U.K. fu il primo tentativo di svecchiare il progressive rock per renderlo più fruibile ad un pubblico che, alla fine degli anni '70, era ormai cambiato, al quale non interessavano più le lunghissime suite e le divagazioni strumentali. In the Dead of the Night è così una canzone dalla struttura piuttosto ordinaria, ma con un arrangiamento che trattiene inevitabilmente un retaggio progressivo. C'è l'epico riff di tastiere di Eddie Jobson, la batteria propulsiva di Bill Bruford che ben si sposa con il basso pulsante di John Wetton e infine l'immancabile chitarra barocca di Allan Holdsworth. La perizia del brano sta nel dare spazio alla bravura di ogni componente, senza esagerare, con brevi passaggi ritagliati su misura all'interno del brano.




- THE ENID - JUDGMENT

Gli Enid, nati nel 1976, furono l'esempio del coraggio di essere progressive rock in piena epoca punk, fregandosene delle mode. Inoltre il loro non era progressive rock qualsiasi, ma aveva l'ambizione di fondere musica sinfonica e rock, cercando di far suonare un band come una grande orchestra.




- MAXOPHONE - C'E' UN PAESE AL MONDO

Insieme ai Locanda delle Fate, i Maxophone furono tra le band più "illuminate" del tardo rock progressivo italiano. La loro musica inventiva fondeva perfettamente le caratteristiche del prog sinfonico di stampo internazionale alla Gentle Giant e Emerson, Lake & Palmer (si ascolti l'introduzione) con le melodie mediterranee derivate dal pop rock italico (nella parte cantata). Senza il timore di osare, ciò che risalta in questo brano è anche l'intermezzo in stile dixieland con l'inedito connubio tra clarinetto e corno francese.


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