venerdì 21 gennaio 2011

Van der Graaf Generator - A Grounding in Numbers (2011)


Il dodicesimo album in studio dei VdGG (il terzo dalla loro reunion) uscirà il 14 marzo:

In April 2010 Peter Hammill, Hugh Banton and Guy Evans met up for intensive tracking sessions in Cornwall, arranging, rehearsing and recording the album in a week. Some of the pieces were already fully-formed songs; others, even at this stage, remained more sketches than fully realised works.

Over the next months the tracks were overdubbed, edited and adapted by the band in their own studios.

By September, the project was ready to be mixed. Legendary producer Hugh Padgham agreed to take on this part of the process - the first time anyone outside the band had been entrusted such responsibility.

After three weeks in Hugh's London studio, Sofasound (which shares its name with Peter's original home set-up), A Grounding in Numbers was completed.

With a fantastic clarity and depth of sound and a helter-skelter stretch of tunes, A Grounding.... sees VDGG pushing ever further forward into the twenty first century.

A group with a certain history, perhaps, but also an emphatically modern one.

Tracklist:

1. Your Time Starts Now
2. Mathematics
3. Highly Strung
4. Red Baron
5. Bunsho
6. Snake Oil
7. Splink
8. Embarrassing Kid
9. Medusa
10. Mr. Sands
11. Smoke
12. 5533
13. All Over the Place

Il gruppo sarà anche in tour in Italia ad aprile per le seguenti date:

7 Milano, Conservatorio
8 Vicenza, Teatro Comunale
9 Cesena, Teatro Carisport

www.sofasound.com

mercoledì 19 gennaio 2011

martedì 18 gennaio 2011

domenica 16 gennaio 2011

Vessels, "Helioscope" a marzo


Ho già accennato a Helioscope, il nuovo album dei Vessels, ma uscirà il 21 marzo e non più a febbraio.

Di seguito la tracklist e il video live di The Trap

1. Monoform
2. The Trap
3. Recur
4. Later Than You Think
5. Meatman, Piano Tuner, Prostitute
6. Art/Choke
7. Heal
8. All our Ends
9. Spun Infinite

Vessels - The Trap live at Abbey Lodge from Vessels Band on Vimeo.

mercoledì 12 gennaio 2011

2011, l'anno che verrà

Ammiro chi oggi decide di formare una band senza l'appoggio di una grande casa discografica alle spalle. A fare questo non basta più, mi sembra, una passione incondizionata per la musica, ma ci vogliono anche una buona dose di incoscienza e un amore per il rischio. Sì, perché tenere una band in piedi oggi è un compito difficilissimo, soprattutto e sempre a causa del download gratuito. Non voglio ripetermi tranquilli. E' solo che non vedo in iTunes e in tutti i negozi online per musica digitale una soluzione per arginare il problema. Non vedo grossi vantaggi, per me e per i pochi altri che amano e preferiscono i CD e ancora di più il vinile, nello spendere 9 euro per dei file che volendo ti puoi scaricare gratis. Se devo veramente spendere quei soldi allora preferisco scartarmi un CD.

E così, mentre i geni del marketing da anni si scervellano su quali strategie adottare per sopravvivere nel moribondo pianeta discografico, i musicisti indipendenti hanno fatto di necessità virtù e hanno battuto sul tempo questi loschi figuri interessati solo al profitto. Ultimamente si sta diffondendo tra gli artisti una pratica sempre più diffusa per auto mantenersi in vita autofinanziandosi. Tali metodi si chiamano "kickstarter campaign" o "pledge music" e in soldoni consistono in questo: le band che devono registrare un nuovo album fissano una cifra a cui eventualmente devono arrivare per finanziare la produzione; a questo punto si rivolgono direttamente al loro pubblico e gli chiedono di versare in anticipo una minima somma che gli darà diritto all'album (e altri privilegi tipo scaricare brani inediti) una volta completato. Vale a dire: ti piace la musica che facciamo e vuoi continuare ad ascoltarla? Bene, ma dato che il mercato è quello che è, paga in anticipo il nostro album e noi te lo faremo avere una volta finito. Naturalmente, se la cifra fissata non viene raggiunta, il donatore non verrà addebitato. Magari non è la soluzione definitiva a tutti i mali, ma se ci pensate è geniale e potrebbe veramente dare luogo a una tendenza. I primi a fare una cosa del genere, che io ricordi, furono i Marillion con Anoraknophobia, quindi non è neanche una novità assoluta. Il problema è che si devono trovare fan leali ed è sempre più difficile trovare qualcuno disposto a fare il fatidico "leap of faith".

Molte band si sono sciolte nel 2010 e molte si scioglieranno nel 2011. Non voglio vedere tutto nero, ma oggi si deve considerare ogni nuovo album dei Dredg o degli Oceansize come una benedizione, se non come un miracolo. Postai tempo fa su questo blog un'intervista ad un disilluso Mike Vennart nella quale ammetteva candidamente che ogni lavoro della band poteva essere l'ultimo visto che musica come la loro stenta ad essere apprezzata da un vasto pubblico.

Vediamo cosa ci riserverà, per ora, questo 2011:

The Dear Hunter - 9 Colors EP (primavera o estate)
Dredg - (aprile)
Knifeworld - (tbc)
The Mars Volta - (tbc)
Pain of Salvation - Road Salt Two (marzo)
Sucioperro - The Heart String and How to Pull It (febbraio)
Tubelord - Over in Brooklyn (tbc)
Water & Bodies (ex Kaddisfly) - Light Year (22 febbraio)

Naturalmente ci sono anche altri artisti che prevedono di pubblicare qualcosa quest'anno, ma finchè non ci sarà niente di più sicuro questo è quanto.

domenica 2 gennaio 2011

22 - E.S.P. (Extended Sensory Play) (2008)


Dopo aver parlato dell'album Flux mi sento obbligato a segnalare E.S.P. (Extended Sensory Play), lo spettacolare EP del 2008 con cui hanno esordito i 22, una delle migliori cose che mi è capitato di ascoltare nell'anno appena trascorso.

Solo 5 tracce, ma nessuna fuori posto, ognuna di classe sopraffina e mozzafiato, ancora più imperdibili di quelle di Flux che incredibilmente si deve piegare alla superiorità di questa prova temporalmente più breve, ma musicalmente più densa di contenuto. Falsetti e poliritmie come se non ci fosse un domani, tanto che qualcuno potrebbe non gradire o peggio non capire, ma qui siamo oltre i canoni musicali comuni.

Molto è dovuto ai Mars Volta, ma le contorsioni virtuose ed epilettiche di Algorythm, Serafin e Molecyl surclassano quello che stanno facendo ultimamente Rodriguez-Lopez e Bixler.