giovedì 27 agosto 2009

Porcupine Tree - "Time Flies" video

Porcupine Tree "Time Flies"


Il biografo dei King Crimson Sid Smith ha pubblicato nel suo blog anche una recensione in anteprima di The Incident :


Time flies when they're having fun...
The Incident
Porcupine Tree
Roadrunner Records

Porcupine Tree has always been about exploring the resonance and echoes found within Steven Wilson’s subconscious. After witnessing a road accident, Wilson was prompted to construct an ambitious song-cycle exploring the numerous associations which this initial incident triggered.

Sewn together into one continuous 55 minute stream the end result is a series of multi-layered perspectives which spiral beyond the inciting event into a dark kaleidoscope encompassing bogus gurus, break-ups, betrayals, and all manner of bad blood.

Wilson’s avowedly melancholic outlook finds an unsettling shape in the dreadnought thump of Occam’s Razor, a grandly belligerent entrance clearing the air for the full-pelt salvo of The Blind House, with its mobius-strip riffing.

Like In Absentia (2002) - which this new album seems to most recall - or Fear of a Blank Planet (2007) there is placed the apparently incongruous, competing elements jousting with each other, a convergence of a surging, expertly-crafted melodicism on the one hand and heavy flashes of eclectic electric guitar heroism on the other.

Not for nothing does Wilson’s writing switch between such influential polarities when at the mid-point of the album he declares “I was born in ’67, The year of Sergeant Pepper and Are you Experienced?” on across the staccato attack of Time Flies - easily the most addictive track on the entire album.

Elsewhere, the explosive peaks of Great Expectations suggests the the opening bars of King Crimson’s Red maintains its reputation for influence new generations of musicians.

Hidden in amongst the densely compacted guitars and pummelling rhythm section of Colin Edwin (bass) and Gavin Harrison (drums), Richard Barbieri’s ethereal keyboards add a dignified colour to the violent thrashing which often surrounds it. The Yellow Windows of the Evening Train contains a haunted choir and woodwind-like section that Mark Hollis and Talk Talk might’ve imagined.

The end result of all this pondering perversely transcends the gloom-laden gravity of its starting point. To infer hope from a track called I Drive The Hearse seems counter-intuitive, but as it slowly disappears, the sense of uplifting, welcome resolution is tangible.

Four extra tracks not part of The Incident itself are housed on an accompanying EP length album. Though well worthy, it’s the main event on disc one that holds the juice and demands repeated attention.

mercoledì 26 agosto 2009

Transatlantic, il terzo album in studio a ottobre


Qualcuno sentiva il bisogno di una suite di 77 minuti? Se la risposta è si basta aspettare il 26 ottobre, data di uscita di The Whirlwind, nuovo album in studio (a 8 anni di distanza da Bridge Across Forever) del supergruppo Transatlantic (i sempre moderati Mike Portnoy, Pete Trewavas, Roine Stolt e l'inaspettato ritorno di Neal "ho-visto-la-luce" Morse).

Il CD uscirà in due versioni: quella regolare con un CD singolo e un'edizione speciale in doppio CD con 8 brani in più (4 originali e 4 cover).

Disc One:

THE WHIRLWIND

Disc Two:

1. SPINNING
2. LENNY JOHNSON
3. FOR SUCH A TIME
4. LENDING A HAND
5. THE RETURN OF THE GIANT HOGWEED (Genesis)
6. A SALTY DOG (Procol Harum)
7. I NEED YOU (America / The Beatles)
8. SOUL SACRIFICE (Santana)

martedì 25 agosto 2009

The Fall of Troy, il nuovo album in uscita ad ottobre


Quei pazzi scatenati dei The Fall of Troy realizzeranno il nuovo album, dal titolo In the Unlikely Event, il 6 ottobre. Per chi volesse un primo assaggio dell'album prodotto da Terry Date (Soundgarden, Deftones), iscrivendosi alla mailing list tramite il sito della band (www.thefalloftroy.com), da giovedì 27 agosto sarà possibile scaricare gratuitamente un brano tratto dal CD.

domenica 23 agosto 2009

Un EP e un singolo per i Sucioperro


Il nuovo EP dei Sucioperro sarà pubblicato il 19 ottobre col titolo di The Dissident Code EP e, oltre a contenere l'omonima canzone tratta dall'ultimo album Pain Agency, presenterà tre nuovi brani registrati nel luglio di questo anno: Riverside Method, Blonde Parade e Dirty Dirty Sick Sick.
Il singolo, che conterrà invece nuovo materiale, sarà pubblicato il 14 dicembre.

venerdì 21 agosto 2009

FROST* - esperimenti sul prog di massa

E' vero, sono un po' in ritardo con i tempi, ma confesso che ero abbastanza scettico su questo progetto del "Re Mida" del pop inglese compositore, arrangiatore e produttore Jem Godfrey. Non mettevo in dubbio la sua competenza, ma mi inquietano questi personaggi che all'improvviso, dopo aver scritto e prodotto pezzi per gente del "calibro" di Atomic Kitten e Ronan Keating, si mettono a suonare progressive.

Invece il nostro Jem è un veterano al quale è sempre piaciuta la musica prog e ha voluto creare i Frost* per dedicarsi a questo. Fatto sta che ho ascoltato Milliontown e Experiments in Mass Appeal solo di recente e devo dire che sono due album eccezionali!

I Frost* rappresentano per Godfrey un diversivo dove può dar sfogo al suo amore mai sopito per il progressive rock. Dopo aver chiamato attorno a sé alcuni dei nomi più in vista della scena prog inglese come il chitarrista e cantante John Mitchell (Kino, It Bites, Arena), il bassista John Jowitt (IQ, Jadis) ed il batterista Andy Edwards (IQ) il supergruppo registra il primo album.

Milliontown (2006) è un lavoro che si ispira al neo prog più moderno con un suono carico ed enfatico orientato anche verso l’elettronica, ma estremamente melodico. I punti di riferimento di Godfrey sono i Kino e soprattutto gli Spock’s Beard. La strumentale Hyperventilate è quanto di meglio possa offrire il progressive contemporaneo, un tour de force muscolare e tecnicamente tiratissimo. La produzione è satura e in dei momenti sembra di sentire la heavy fusion di Steve Vai che si diluisce nei romanticismi dei Genesis. No Me No You assomiglia molto al progressive orecchiabile degli Spock’s Beard, mentre Snowman e The Other Me hanno un retaggio più inclinato verso il pop elettronico. L’ottima Black Light Machine è invece un compromesso tra le due direzioni. Il cuore dell’album è la sontuosa title-track (26 minuti) che comincia con delicate suggestioni genesisiane per poi esplodere in una magniloquente sinfonia per tastiere.

Dopo aver sciolto la band nel 2007 a causa di altri impegni di lavoro, Godfrey rimette assieme i Frost* e, alla fine del 2008, dà alle stampe il secondo album Experiments in Mass Appeal. Il lavoro, se possibile, è ancora più fastoso di Milliontown con la sua produzione traboccante, i suoi cromatismi debordanti e con i suoi suoni oltremodo moderni. Su tutto l’album aleggia più che mai lo spirito del prog melodico degli Spock’s Beard di Neal Morse (Welcome to Nowhere), ma Godfrey non ha alcuna paura delle contaminazioni e utilizza benissimo, ad esempio, anche germi di industrial-techno nello stile dei God Lives Underwater (Pocket Sun, Falling Down). Pur rimanendo nei confini del progressive pop (Toys) e sfruttando progressioni armoniche degne del miglior Kevin Gilbert, i Frost* creano un progressive alquanto anomalo, come nelle straripanti arie di Dear Dead Days. L’unione tra chitarre e tastiere non è mai stato così pregnante e frenetico, alternando momenti calmi ad altri più convulsi.


giovedì 20 agosto 2009

KEVIN GILBERT - La notizia dell'anno!


Dopo infiniti rinvii e attese dalla mailing list di Kevin Gilbert è giunta inaspettatamente una bellissima notizia. I due CD di inediti (Nuts + Bolts), procrastinati ormai dal lontano 2002, saranno finalmente pubblicati a settembre con in più un doppio CD/DVD con la registrazione del Live at the Troubadour.
Se ancora non conoscete questo grandissimo cantautore fatevi un favore e ascoltatevi The Shaming of the True.
Il tutto è già ordinabile a questo indirizzo:















BOLTS Tracklist:

Waking The Sun
Jenny Ledge (Acoustic Version)
Something Nice For My Dog
Souvenir
God's Been Tapping My Phone
Goodness Gracious (Acoustic)
The Best Of Everything
Blank Page
Taxi Ride
Lonely Road
Finale














NUTS Tracklist:

The World Just Gets Smaller
While Heroes Cry
Until I Get Her Back
When Strangers Part
Finally Over You
Circling Winds
Shannon Elizabeth
A Tired Old Man
Childhood's End
Joy Town (Acoustic Version)
Kashmir (Studio Version)













WELCOME TO JOYTOWN Tracklist:

Waking The Sun
Joy Town
Goodness Gracious
Shrug (Because Of You)
Waiting
Tea For One
Miss Broadway
The Tears Of Audrey
When You Give Your Love To Me
The Ballad Of Jenny Ledge
Kashmir
Smash
Song For A Dead Friend (CD only)

Bonus Video Material :

Song For A Dead Friend - Kevin Solo - Live at Club Largo 1994
This Warm Night Giraffe, Rare Footage
Because Of You Giraffe, Rare Footage
1995 Interview with Kevin at Lawnmower and Garden Supply Studio - 32 minutes


mercoledì 19 agosto 2009

Sugli ultimi numeri delle riviste Rockstar (quello di agosto) e Wonderous Stories (quello di luglio) potete trovare due buone recensioni al mio libro Guida al Nuovo Progressive Rock 1990-2008.

martedì 18 agosto 2009

BIFFY CLYRO - That Golden Rule (single)


Il singolo That Golden Rule - in uscita il 23 agosto - anticipa il nuovo album dei Biffy Clyro intitolato Only Revolutions che uscirà il 26 ottobre. That Gloden Rule sarà pubblicato sia su CD singolo che su vinile 7" (normale e picture disc) ognuno dei quali conterrà una differente b-side (in tutto sono 3) ma, se non siete collezionisti e non volete sprecare soldi nei vari formati, l'unico modo per avere tutte le b-sides è scaricarle da iTunes anche se per ora sono disponibili solo nello store inglese.

Only Revolutions, a detta della band, dovrebbe sancire un ritorno al classico suono Biffy dei capolavori The Vertigo of Bliss e Infinity Land. Ascoltando le quattro nuove canzoni (per la cronaca: veramente valide), ci si rende conto che il gruppo è arrivato ad un compromesso tra il percorso più commerciale di Puzzle e il passato.

That Golden Rule - l'inizio è veramente uno dei pezzi più aggressivi e pesanti nel repertorio Biffy, poi nel ritornello si calma e finisce con un bombardamento di archi come una sorta di punk-metal-orchestra.

Prey Hey - grandissimo pezzo! Se lo hanno scelto come b-side non oso pensare quali vette toccheranno le canzoni di Only Revolutions. Prey Hey rappresenta la quintessenza tra i nuovi e i vecchi (che brutta espressione!) Biffy Clyro.

Eye Lids - carino...mi ricorda qualcosa del periodo Infinity Land.

Time Jazz - anche questo molto piacevole e rilassato, con un riff arpeggiato e accordi inusuali.


domenica 16 agosto 2009

Alex Ross e la musica del Novecento

Non ci speravo più ma finalmente l'agognato libro di Alex Ross, il best seller The Rest is Noise. Listening to the Twentieth Century, uscirà anche in Italia. La data è fissata per il 9 settembre e sarà pubblicato da Bompiani nella Collana Overlook con il titolo Il Resto è Rumore. Il Romanzo della Musica del Novecento. Era molto che aspettavo di leggere questo libro e lo consiglio a chiunque sia interessato alla musica in generale.

Alex Ross sarà presente al MITO SettembreMusica di Torino il 13 settembre per presentare il suo libro.



Ecco la sinossi:

La storia della musica classica del Novecento, dall’età dell’oro di Mahler e Strauss nella Vienna anteguerra all’arte bolscevica di Shostakovich, dalla Berlino anni Venti con l’ascesa dell’atonalità alla dodecafonia, fino a Messiaen, Ligeti e al minimalismo. Attraverso il racconto di momenti cruciali e opere-simbolo, una lettura accessibile a tutti (esperti e non) della storia della musica classica nel quadro più ampio degli sviluppi politici, socioeconomici e intellettuali del secolo. Il volume non descrive solo gli artisti, ma anche i dittatori, i mecenati miliardari e i dirigenti che tentarono di controllare la musica; gli intellettuali che si sforzarono di porsi come giudici in fatto di stile; gli scrittori, pittori, ballerini e registi che offrirono la loro amicizia sui sentieri solitari della ricerca; il pubblico che osannò, vituperò e ignorò ciò che i compositori stavano facendo; le tecnologie, le rivoluzioni, le guerre calde e fredde, i flussi dell’immigrazione e le profonde trasformazioni sociali che rimodellarono lo scenario in cui lavoravano i compositori.

Sul libro:
“E’ raro che qualcuno scriva il libro che aspettavi da una vita. L’appassionante storia della musica del Ventesimo secolo di Alex Ross rappresenta, per me, uno di quei libri.”
Alan Rusbridger, The Guardian

L'autore:
Alex Ross è nato a Washington DC nel 1968. Ha studiato pianoforte, composizione e oboe. Ha frequentato Harvard, dove ha fatto studi di Storia europea, Letteratura inglese e Teoria musicale. Ross è il critico musicale del “New Yorker” dal 1996. Dal 1992 al 1996 ha lavorato come critico per il “New York Times”. Ha ricevuto due Awards ASCAP-Deems Taylor Awards per la critica musicale, è stato ammesso all’American Academy di Berlino e al Banff Centre, e ha ricevuto la Letter of Distinction dall’American Music Center per i suoi contribuiti nel campo della musica contemporanea.

Per saperne di più su Alex Ross potete consultare anche il suo interessantissimo blog:

www.therestisnoise.com

AS TALL AS LIONS - You Can't Take It With You (2009)


Non lo so, ma You Can't Take It With You è davvero un gran bell'album, l'unico finora che può contendere a The Pariah, The Parrot, The Delusion dei Dredg il titolo di album dell'anno. Non me lo sarei aspettato dagli As Tall As Lions, gruppo con all'attivo due lavori discreti. Con quest'opera il quartetto di Long Island si è superato e ha fatto passi da gigante per quel che riguarda gli arrangiamenti. Il gruppo ci ha lavorato molto, tanto che sono trascorsi tre anni dall'ultimo album in studio, passando attraverso varie peripezie e complicazioni produttive.

La musica degli As Tall As Lions prende ancora le mosse da un sottile retaggio soul e blues che costituisce la base del loro raffinato pop alternativo. La maturità della band è sottolineata da due dei pezzi più belli e contagiosi degli ultimi tempi: Circles, nonostante sia basata solamente su due accordi, riesce a trasformarsi melodicamente e formamalmete con naturalezza. Un plauso va sicuramente alla sezione ritmica con il basso fluido di Julio Tavarez che dona molteplici caratteri alla musica e grazie al complesso lavoro percussivo orchestrato da Cliff Sarcona. Ma tutto il gruppo splende in questo immenso brano, dalla notevole voce di Dan Nigro che traccia appassionati melismi, alla evanescente chitarra elettrica di Sean Fitzgerald che regala uno splendido assolo condito di feedback e dissonanze e mette scompiglio nell'andamento pacato, ma spedito, del pezzo. La seconda canzone è In Case of Rapture che coniuga l'epica degli U2 al migliore rock alternativo. Tavarez è ancora protagonista con la sue inventive sfaccettature ed una sensibilità che raramente un bassista riesce ad avere.

Sixes and Sevens è una breve parentesi di soul corale in aria di gospel, così come lo è anche We've Been Waitin' che, con un occhio alle marcette da banda di New Orleans, riprende lo stile dei Dear Hunter. Canzoni come Go Easy e la title-track adottano un lento andamento, suadente e sensuale, che si ritrova su altre tracce dell'album. Duermete è un suggestivo coagulo di suoni ambient che vanno a formare dei paesaggi sonori riverberati dalla chitarra infinita di Sarcona. The Narrows flirta leggermente con l'acid jazz e ne viene fuori una piacevole e sofisticata pop song.

Il pop adulto degli As Tall As Lions è il regalo più bello di questa fine estate e per ora ve lo potete gustare in streaming nella loro pagina MySpace.




Raising Theos



Ho appena scoperto questo nuovo gruppo che ancora non ha all'attivo nessun album ma solo un CD con due demo.
Hollow One e Paint the Me Nightmare (questi i titoli) sono stati caricati pagina MySpace del gruppo. Lo stile mi ricorda quello dei Circa Survive.

venerdì 7 agosto 2009

Motorpsycho, nuovo album per i venti anni di carriera


Oggi esce Child of the Future, il nuovo album dei Motorpsycho che celebra il loro ventennale. Questa pubblicazione è un po' particolare dato che sarà realizzata solo in formato vinile bianco in 180 gr. Child of the Future è stato registrato a Chicago da Steve Albini presso il suo studio.


Trcklist:

Side A
1. The Ozzylot (Hidden In A Girl)
2. Riding The Tiger
3. Whole Lotta Diana

Side B
1. Cornucopia (...Or Satan, Uh... Something)
2. Mr. Victim
3. The Waiting Game
4. Child Of The Future

www.myspace.com/motorpsychopage


mercoledì 5 agosto 2009

Porcupine Tree, anticipato "The Incident"


L'uscita di The Incident, fissata in un primo momento per il 21 settembre, è stata anticipata al 15. Come avevo già accennato, si tratta di un doppio CD con una lunga traccia di 55 minuti contenuta nel primo e 4 più brevi sul secondo.

Nel frattempo è possibile ascoltare un "movimento" della lunga suite intitolato Time Flies che, devo dire, non è male e come prima impressione è abbastanza buona, tenendo conto che gli ultimi due album del porcospino non mi erano affatto piaciuti e avevano poco o nulla di buono.

Time Flies è la classica ballad malinconica dei Porcupine Tree, scorre molto bene e presenta i classici arrangiamenti alla Wilson: introduzione con chitarra acustica e voce, entrata della batteria dopo le prime strofe con l'aggiunta di eterei ricami di chitarra elettrica. Da segnalare un intermezzo elettrico con una progressione simile a Run Like Hell dei Pink Floyd (i vecchi amori sono duri a morire!). A volte le cose più semplici sono anche le migliori.

E' possibile ascoltare Time Flies a questo indirizzo: www.roadrunnerrecords.co.uk/porcupinetree/incident/ dove compare anche un medley dell'album (che ho anche aggiunto in fondo a questo post) e un video di Steven Wilson. Come postilla posso dire che se Time Flies lascia ben sperare, ascoltando il medley di The Incident le cose si ridimensionano un pochino. Staremo a vedere....

Tracklist:

CD 1
The Incident

CD 2
Flicker
Bonnie The Cat
Black Dahlia
Remember Me Lover


martedì 4 agosto 2009

Jaga Jazzist, il nuovo album nel 2010


Dopo la trionfanle partecipazione al Molde Jazz Festival in Norvegia, i Jaga Jazzist hanno annunciato finalmente che il nuovo album sarà realizzato nei primi mesi del 2010.

L'ultimo album dei Jaga Jazzist (What We Must) risale addirittura al 2005 e durante questo tour estivo la band sta suonando comprensibilmente anche nuovo materiale che sarà incluso nel prossimo lavoro.

Dal sito ufficiale:
Blending unique and ever-shifting combinations of instruments with hints of electronica—though Martin Horntveth's powerful but elastic drumming was a more vivid driver than any programmed beats could be—the set was largely culled from a yet-to-be-released new album that should see the light of day in early 2010.

Intanto, per chi non li conoscesse ancora, ecco alcuni video.




lunedì 3 agosto 2009

THRICE - Beggars (2009)


I Thrice sono tra quei gruppi che ti capita di ascoltare fuggevolmente e di non cogliere in pieno il loro potenziale. La loro musica non è che sia molto complicata, ma ad ascoltare attentamente affiorano altre caratteristiche che la mostrano tormentata e viscerale, in una parola: sincera. Beggars, mettendo in primo piano un'estetica sonora muscolare e virile e allo stesso tempo drammaticamente malinconica, è forse l'album più maturo dei Thrice, più dei quattro volumi di Alchemy Index.

Il ritmo saltellante di The Weight è, ad esempio, tutt'altro che allegro e l'intepretazione vocale di Dustin Kensrue non è mai stata tanto sofferta. L'album è una conferma per il cantante, che si mostra qui più che mai all'altezza di trasmettere svariati stati d'animo grazie alla sua sensibilità vocale, passando dalle note avvolgenti di Circles fino alle tinte soul di In Exile. I Thrice rileggono alla maniera del loro rock alternativo il blues (Doublespeak), la ballata psichedelica (The Great Exchange, la calda Wood & Wire) e il soul (la title track) e lo fanno molto bene.

Beggars sarà disponibile dall'11 agosto come download su iTunes, mentre la pubblicazione ufficiale per le copie materiali su CD è prevista per il 13 ottobre su Vagrant Records.

4 agosto: ultima ora

Dato che il leak di Beggars è trapelato a metà luglio, la Vagrant Records ha deciso di anticipare l'uscita al 15 settembre.
E da oggi è disponibile l'album in streaming su: