domenica 26 luglio 2009

Sunny Day Real Estate remastered

La notizia che i Sunny Day Real Estate si sono riunti nella formazione originale (Jeremy Enigk, William Goldsmith, Dan Hoerner, Nate Mandel) per un tour americano è ormai nota da qualche settimana.
In occasione del tour la Sub Pop ha deciso di ripubblicare il 15 settembre i primi due album della band, Diary (1994) e Pink Album (1995), sia in CD che LP, rimasterizzati e con l'aggiunta di bonus tracks. Per chi non li avesse mai ascoltati è un'ottima occasione per scoprire chi ha definito i contorni dell'emocore.

Questo è il comunicato ufficiale che potete trovare nella nuova pagina web della band http://sunnydayrealestate.fm/

Following a more than 10 year hiatus, all four original members of pioneering Seattle rock band Sunny Day Real Estate will regroup for a 20-date US tour starting Sept. 17th, 2009. In addition, Sub Pop Records will re-issue both Diary and the band’s second full-length album, commonly known as LP2 (or “The Pink Album” for its entirely pink cover). Both re-mastered albums will include rare bonus tracks as well as newly written liner notes and will be released on both CD and LP Sept. 15, 2009, just prior to the start of the tour.

venerdì 24 luglio 2009

Come ho detto due post fa Circles degli As Tall As Lions è la mia canzone dell'estate. Se ve la volete ascoltare con calma senza usare lo streaming della pagina MySpace del gruppo (dove tra l'altro è stata aggiunta la nuova In Case of Rapture) e soprattutto con una qualità migliore ecco un link per il download:

Download Circles

Kimbra

Se vi piace il pop contaminato da jazz, soul ed elettronica andate subito ad ascoltarvi le tre incredibili tracce (l'interpretazione di Settle Down è da applauso!) che questa cantautrice australiana ha caricato su MySpace www.myspace.com/kimbramusic

Kimbra ci fa sapere che sta attualmente registrando il suo album di debutto - che non vedo l'ora di ascoltare - ed è stata ospite vocale del nuovo, imminente album degli As Tall As Lions. Se le tre canzoni di cui sopra vi appariranno troppo pretenziose per i vostri gusti, potete sempre rifarvi con il pop più regolare e orecchiabile (...e più scontato) di Simply on My Lips (qui sotto) che comunque è gradevole.



Kimbra in studio con gli As Tall As Lions

giovedì 23 luglio 2009

WONDEROUS STORIES #15 (38)

E' disponibile il nuovo numero di WS.

SOMMARIO

neWS

Incontri

CURVED AIR – Aria di rinascita
A 32 anni di distanza dall'ultimo album in studio, i Curved Air presentano una nuova compilation dei vecchi brani, significativamente intitolata Reborn. Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Sonja Kristina e Darryl Way
in una lunga intervista piena di aneddoti e ricordi...

Including: La vecchia saga del lupo, ovvero sui Wolf di Darryl Way

EDDIE JOBSON - Dai Curved Air agli UKZ
Eddie Jobson è tornato. WS celebra il ritorno di uno dei personaggi più amati del prog con uno speciale di 12 pagine: retrospettiva, intervista esclusiva e discografia con foto inedite

*Inserto a colori (solo per gli abbonati)
C'erano una volta... Le sigle in TV - Splendore e declino di un genere musicale che ha fatto epoca
a cura di Gabriele Maestri

Rubriche

Il giardino del mago - Appunti sulla nuova stagione del Pop Italiano

OPUS AVANTRA (intervista esclusiva con Alfredo Tisocco)
OSANNA & DAVID JACKSON - DELIRIUM - MURPLE - ARTI & MESTIERI

Frontiere

BLACK WIDOW RECORDS - La ragnatela del prog

Book of Saturday: la biblioteca musicale di WS

LORENZO BARBAGLI - Guida al nuovo progressive rock 1990/2008
RICCARDO STORTI - New Trolls, dal pesto al sushi
MARIO GIAMMETTI - Anthony Phillips, The Exile
PAOLO TASSOTTI - Circo Barnard!
PAOLO TASSOTTI - Andare lontano

L'altra faccia della batteria - 5a puntata
Rubrica didattica a cura di Gennaro Barba

Over 40 - 1969/2009
Pink Floyd - Ummagumma

Le notti della Luna Grigio – Rosa
(Cronache di un sogno tra Londra e Canterbury)
a cura di Vincenzo Giorgio

SOFT MACHINE - GONG - CHRIS STASSINOPOULOS & FRIENDS - FORGAS BAND PHENOMENA
SPONTANEUOUS COLLECTIVE IMPROVISATIONS - HARRY MILLER'S ISIPINGO - BOB DOWNES
PHIL MANZANERA - CARAVAN - DAVE SINCLAIR - DAVE STEWART & BARBARA GASKIN
HENRY COW - FRITH + ROGER

Ascolti

ALKEMIK QUINTET - Kimika

ANIMA MUNDI – Jagannah Orbit

SOPHYA BACCINI - Aradia

RICHARD BARBIERI – Stranger Inside

MARIUSZ DUDA – Lunatic Soul

EA SILENCE – Cono di Ombra e di Luce

ELVENKING - Two Tragedy Poets

KEITH EMERSON BAND - Featuring Marc Bonilla

FACTOR BURZACO – Same

PATRIZIO FARISELLI – Notturni

FINNEGANS WAKE – Blue

JACK FOSTER III – Jazzraptor's Secret

GODSTICKS - EP

ANDREW GORCZYCA (THE MUSIC OF) – Reflections An Act of Glass

TADASHI GOTO – Innervisions

HERMETIC SCIENCE - These Fragments I have Shored Against My Ruins

IQ – Frequency

IT BITES – The Tall Ships

KARMAKANIC – Who's the Boss in the Factory

MAGNOLIA – Falska Vagar

MARILLION – Happiness is the Road - Volumes 1 & 2

MARIPOSA – Mariposa 2009

MIRAGE - Borderline

CRISTIANO MUSSI – Tilt

ONE SHOT – Dark shot

OPRAM – Live

OZONE PLAYER– Orange Apples

PANDORA – Dramma di un poeta ubriaco

PURE REASON REVOLUTION - Amor Vincit Omnia

RADIO MASSACRE INTERNATIONAL – Rain Falls into Grey

RATIONAL DIET – At work

RAVEN SAD - Quoth

RC2 – Future Awaits

REWIRING GENESIS - A Tribute to The Lamb Lies Down on Broadway

ROHMER – Rohmer

ROSWELL SIX – Terra Incognita

THE HEALING ROAD – Timanfaya

TRAVIS & FRIPP – Thread

UNITOPIA – The Garden

UNIVERSAL TOTEM ORCHESTRA – The Magus

YUGEN plays Leddi - Uova Fatali


Metal + Progmetal

AXEL RUDI PELL - Tales of the Crown
DAEDALUS - The Never Ending Illusion
EVERGREY - Torn
FORGOTTEN SUNS - Innergy
TAKARA - Invitation to Forever
ULI JON ROTH - Under a Dark Sky
VOTUM - Time Must Have a Stop

Ristampe

AGITATION FREE - Malesh & Second
DENNY GERRARD - Sinister Morning
MELLOW CANDLE - Swadding Songs
RARE BIRD - Rare Bird & As Your Mind Flies By

Demo

INNER QUEST - EP
NOMALIA - Father

mercoledì 22 luglio 2009

La mia attesa per You Can’t Take It With You degli As Tall As Lions sta diventando spasmodica. La prima preview dell'album, Circles, è una delle canzoni più contagiose dell'anno ed è entrata nella mia heavy rotation estiva.

Ora con il nuovo brano emerso su Absolute Punk, In Case of Rapture, aspetto con ansia il 18 agosto! Nel frattempo andate ad ascoltarlo...
www.absolutepunk.net/showthread.php?t=1207892

martedì 21 luglio 2009

MEW - No More Stories Are Told Today I'm Sorry They Washed Away No More Stories The World Is Grey I'm Tired Let's Wash Away (2009)


Dopo una lunghissima attesa (4 anni) il nuovo album dei Mew uscirà in agosto con date diverse a seconda dei paesi: il 19 in Scandinavia, il 24 in Inghilterra, il 25 in USA e come download digitale il 17. Le mie considerazioni dopo i primi ascolti sono state tiepide senza tralasciare un pizzico di delusione. Nonostante il materiale di ...And the Glass Handed Kites avesse una natura di pop non ortodosso, era comunque in grado di suscitare consensi e giudizi favorevoli fulminei.

No More Steries non possiede quelle folgoranti girandole sonore che catturano immediatamente, ma, mi sono detto, forse crescerà con il tempo. Ciò che risalta all'orecchio dunque è che quest'ultima fatica della band danese ha bisogno di un ascolto attento e continuato. Anche dopo ripetuti ascolti però il mio giudizio non è cambiato di molto. Paragonerei l'impressione che mi ha fatto No More Stories a quella che ho avuto ascoltando Act III dei Dear Hunter: entrambi sono dei buoni album ai quali però manca quel non so che per raggiungere l'eccellenza. Credo che un fattore determinante che caratterizza la similitudine del giudizio dato alle due band è che entrambe avevano alle spalle dei lavori importanti, già maturi, che hanno segnato profondamente la loro carriera.

New Terrain è una sbalorditiva apertura con quel suo effetto estraniante di backward applicato ad un andamento new wave, come per turbare l'equilibrio di una canzone synth pop altrimenti perfetta. Introducing Palace Players è molto impressionante nella sua costruzione: inizia con una ritmica scombinata, una cacofonia di tastiere, dopodiché si getta in una classica Mew song, piena di accordi sintetici e l'inconfondibile voce efebica di Jonas Bjerre. Beach è la canzone più regolare e pop dell'album e ricorda da vicino il materiale di Frengers. Repeater Beater è invece un brevissimo e istantaneo ritorno al passato prossimo, con arrangiamenti molto simili all'album precedente. Anche Silas the Magic Car è una ninnananna uscita da una costola delle cose più quiete di Frengers. Cartoons and Macramé Wounds è il pezzo più lungo dell'album che, in quasi sette minuti e mezzo, cerca di scandagliare le possibilità della psichedelia pop (tra alti e bassi) con ritmiche rallentate e intermezzi narcotici.

La seconda parte, che si apre con il breve sipario di Hawaii Dream, è forse quella dove i Mew hanno cercato di sperimentare nuove soluzioni per la loro musica. Hawaii ha un inizio percussivo e corale vicino alle canzoni degli Anathallo e si trasforma poi in una strana mistura di calypso sperimentale e world music solenne. Tricks è un'elegia per sintetizzatori abbastanza fredda e robotica anche quando entra il chorus. Vaccine e Sometimes Life Isn't Easy sono forse i pezzi più compiuti dell'album, specialmente la seconda, con i suoi improvvisi cambi di umore tra muzak sintetica e pop ballad. Reprise è il manifesto programmatico di questi "nuovi" Mew al servizio della supremazia dei sintetizzatori e delle tastiere rispetto alle chitarre. Una scelta sonora che dona al tutto un perfetto ma freddo impasto strumentale.

www.myspace.com/mew

domenica 19 luglio 2009

venerdì 17 luglio 2009

BEARDFISH - Destined Solitaire (2009)


Era da molto che non mi capitava di ascoltare un album di traboccante e puro prog così denso di idee e straripante di musica rock suonata da chi ha veramente capito lo spirito degli anni '70. La creatività dei Beardfish travalica infatti il progressive inglese e arriva alla psichedelia californiana della summer of love, alla sperimentazione senza confini - ma che non si prende troppo sul serio - di Frank Zappa e all'hard rock di Deep Purple e Led Zeppelin.

Con Destined Solitaire i Beardfish tornano con la solita pantagruelica abbondanza musicale e ineventiva. Awaken The Sleeping e Coup De Grace sono degli strumentali concepiti come una sinfonia per organo Hammond, strumento ormai amatissimo dal leader Rikard Sjöblom e che praticamente risalta su ogni pezzo, sia come solista sia come mero accompagnamento.

Until You Comply/Entropy è una piccola suite di quindici minuti che, in pratica, non ritorna mai su un tema già esposto e racchiude così tante variazioni che è impossible ricordarsele tutte. La title track è invece un concentrato di reminiscenze seventies suonata con un atteggiamento e trucchi decisamente moderni. Uno dei pezzi più notevoli - Stuff That Dreams Are Made Of - amalgama funk, soul e progressive in quella che ormai sembra diventata la formula dei Beardfish per accostare il retaggio della black music con il suono sinfonico e barocco del prog.

Tastiere bollenti, fughe improvvise, inaspettate melodie pianistiche e chitarre funkeggianti questo e tanto altro (pure troppo) si trova su Destined Solitaire. Un lavoro imponente e complesso, difficile da interiorizzare se non dopo ripetuti ascolti.

www.myspace.com/beardfishband

giovedì 16 luglio 2009

La radio australiana SBS ha trasmesso una mia intervista riguardo la serie Seven Ages of Rock prodotta dalla BBC, documentario composto da sette puntate di un'ora l'una dedicato alla storia del rock.

L'intervista è disponibile in podcast a questo indirizzo.

lunedì 13 luglio 2009

L'ascesa dei Pure Reason Revolution nell'empireo della dance elettronica è stata ulteriormente affermata dalla loro partecipazione a Italia Wave (festival che ha rimpiazzato Arezzo Wave per intenderci) che quest'anno si svolgerà a Livorno dal 16 al 19 luglio. Mi sembra che la presenza dei PRR non sia del tutto casuale visto che in quei giorni salirà sul palco gente come Aphex Twin e Kraftwerk.

Non credo che se i Pure Reason Revolution avessero continuato a fare un genuino progressive rock sarebbero stati lontanamente presi in considerazione. Per chi fosse interessato a seguire l'evento può farlo anche da casa collegandosi ad internet a questo sito che trasmetterà in esclusiva alcuni concerti, interviste, backstage. Speriamo non tralascino i PRR.

sabato 11 luglio 2009

A proposito di "Nadir's Big Chance"



Una cosa che già in molti sanno ma è sempre bene ribadire, è che Peter Hammill, ormai icona del progressive rock, fu involontariamente l'ispiratore del punk rock, genere musicale che sancì la fine del progressive.

Il giornalista Simon Reynolds nel suo blog Rip It Up and Start Again: the Footnotes ha raccolto le note escluse dal suo magnifico libro Post Punk (edito da ISBN) e, in una di esse, commenta una selezione di pezzi scelti da Johnny Rotten scrivendo quanto segue:


records selected by Rotten
The Capital Show tracklist, with just a few omissions.

Tim Buckley/Sweet Surrender (from Greetings From LA, 1972)
The Creation/Life Is Just Beginning (single)
David Bowie/Rebel Rebel (from Diamond Dogs, 1974)
The Chieftains/Jig A Jig
Augustus Pablo/King Tubby Meets The Rockers Uptown (title track of album)
Gary Glitter/Doin' Alright With The Boys
Fred Locks/These Walls (from 1977's Black Star Liner)
Culture/I'm Not Ashamed (7 inch single)
Dr Alimantado/Born For A Purpose (title track of album, 1977)
Bobby Byrd/Back From The Dead (1974 single)
Neil Young/Revolution Blues (from On the Beach)
Sex Pistols/Did You No Wrong
Lou Reed/Men Of Good Fortune (from Berlin, 1973)
Kevin Coyne/Eastbourne Ladies (from Marjory Razorblade, 1973)
Peter Hammill/Institute Of Mental Health (Burning) (from 1975's Nadir's Big Chance)
Peter Hammill/Nobody's Business (from Nadir's Big Chance)
unknown reggae artist
Captain Beefheart/The Blimp (from Trout Mask Replica, 1969)
Nico/Janitor Of Lunacy (from 1970's Desertshore)
Ken Boothe/"Is It Because I'm Black"
John Cale/Legs Larry At Television Centre (from 1972's the Academy in Peril)
Third Ear Band/Fleance (from 1972's Macbeth, soundtrack for the Roman Polanski movie)Can/Halleluwah (from 1971's Tago Mago)
Peter Tosh/Legalise It (title track of album)

Along with Tim Buckley, probably Rotten's most dissident choice here was "Fleance" by the classic "head" band Third Ear Band, who recorded for Harvest and whose Medieval acid-folk came garlanded with oboe and recorder, "Fleance" is a courtly love song, all "thine two eyes" and "plight my troth", from Third Ear Band's soundtrack to Polanski's 1971 version of Macbeth; mimed, in the movie, by the young Keith Chegwin!

Also decidedly not with the punk rock/McLaren program were "The Institute of Mental Health" and "Nobody's Business", the two tracks by Peter Hammill from 1975's concept album Nadir's Big Chance. In the album's sleevenote Hammill claimed to have been taken over by the alter-ego Rikki Nadir: "this loud aggressive perpetual sixteen year old" playing "the beefy punk songs".
"Now's my big break - let me up on the stage,I'll show you what it's all about; enough of the fake,bang your feet in a rage, tear down the walls and let us out!We're more than mere morons, perpetually conned,So come on everybody, smash the system with the song,Smash the system with the song!"

For all Nadir's prescient proto-punk menace, Hammill was a progressive rocker: edgier than Genesis, for sure, but middle class, literate, musicianly, and signed to Charisma (alongside Harvest, Vertigo, Chrysalis, Deram, and Virgin, one of the archetypal prog labels of the Seventies). In the Capital Radio interview, Lydon raved: "Peter Hammill's great. A true original. I've just liked him for years. If you listen to his solo albums, I'm damn sure Bowie copied a lot out of that geezer. The credit he deserves, has just not been given to him. I love all his stuff."

Strangely Rotten skipped the chance to combine two of his great musical passions—Hammill and Jamaican music—and elected not to include Van Der Graaf Generator's "Meurglys III (The Songwriters Guild)", from 1976's World Record, a bizarre prog-rock take on reggae rhythm that runs for nearly 21 minutes.

venerdì 10 luglio 2009

INTO IT.OVER IT. - 52 Weeks (2009)


Il progetto Into It. Over It. potrebbe far invidia ai più ambiziosi ed indulgenti musicisti "proggettari" in cerca di un nuovo concept album. Invece l'idea che sta alla base di 52 Weeks è venuta a Evan Weiss, attuale bassista dei Damiera, affrontata come una sfida dopo aver passato un periodo senza ispirazione. E' possibile sedersi e aspettare che arrivi all'improvviso un flusso di creatività? Ascoltando i risultati di Weiss sembra di si. Un album che potrebbe far ricredere chi pensa che scrivere sotto costrizione - o comunque con una scadenza programmata - non produca nulla di buono.

In pratica Weiss, come spiega lui stesso nelle note del CD, si è messo a registrare una canzone a settimana per un intero anno (settembre 2007 - settembre 2008) e, mano a mano che i brani venivano fissati su nastro, erano resi disponibili gratuitamente nel sito www.intoitoverit.com. Le 52 canzoni sono strettamente autobiografiche e ognuna di esse racconta in modo diretto ciò che l'autore ha vissuto in quelle settimane, come una sorta di diario o una cronaca di un anno di vita.

Il tutto è andato ora a riempire due corposi CD (entrambi con una durata superiore ai 70 minuti) che rappresentano un'ispiratissima raccolta di ballate grunge, alternative rock, meditazioni in stile low-fi con un approccio genuinamente in sintonia con la filosofia D.I.Y. (do it yourself). Naturalmente, data la mole inusitata di materiale, si consiglia un ascolto a piccole dosi di 52 Weeks in modo da goderselo al meglio, altrimenti si rischia l'indigestione.

giovedì 9 luglio 2009

I Biffy Clyro hanno lanciato ufficialmente il loro nuovo singolo - intitolato That Golden Rule - trasmesso ieri sera nel programma radifonico di Zane Lowe sulla BBC1.

Se siete curiosi una versione circola già su internet o potete ascoltare una preview della canzone nella pagina MySpace dei Biffy Clyro.

La data di uscita è stata fissata per il 23 agosto e sarà l'antipasto del nuovo album che uscirà forse in ottobre o comunque entro la fine dell'anno.

giovedì 2 luglio 2009






















The Most Serene Republic - ...And The Ever Expanding Universe


Questa allegra band canadese prende l'elemento orchestrale degli Anathallo e lo fonde con il folk polifonico dei Fields. Come sul precedente Population il gruppo si dedica alla costruzione di un wall of sound talvolta caotico, altre volte con contorni più definiti se confrontato col passato. Rispetto a Population questo terzo lavoro in studio è, all'apparenza, meno elaborato, ma ciò non toglie che sia meno immediato, anzi tutt'altro. ...And The Ever Expanding Universe richiede sicuramente più attenzione del suo predecessore, pur puntando sempre su un pop cristallino e melodico, ma, come sempre, piuttosto intellettuale. Rimangono le voci che si inseguono incessantemente - quella femminile di Emma Ditchburn e quella maschile di Adrian Jewett - e questa volta le strizzate d'occhio all'alternative pop sono sottolineate maggiormente da pezzi come Vessels of a Donor Look e Phi.

www.myspace.com/themostserenerepublic
























Paper Route - Absence

I Paper Route suonano chiaramente pop, ma Absence è abbsatnza curioso come lavoro. Una forte componente di synth pop, mutuata dalla new wave anni '80, è innestata alla maniera dei Mew su canzoni pop alternative e il risultato finisce per somigliare ai Coldplay che incontrano i Depeche Mode. Il singolo Carousel può fungere da ottimo esempio, risultando anche un pezzo molto piacevole. Peccato che dopo le prime tre tracce il quartetto di Nashville (anche se a sentirli sembrano a tutti gli effetti inglesi) spinga troppo sull'acceleratore dell'elettronica finendo per soffocare idee che potevano svilupparsi in modo migliore.

www.myspace.com/paperroute